la Repubblica, 22 ottobre 2020
Arriva in Italia l’app Facebook per cuori solitari
Tiene molto a sottolinearlo Kate Orseth, giovane manager di Facebook, tanto che durante il collegamento video lo ripete più volte: «Per noi è importante che si costruiscano relazioni sentimentali durature». Non un filo di trucco, capelli raccolti dietro la nuca, racconta così il nuovo spazio aperto nel social network per i cuori solitari da oggi disponibile anche in Italia. Dopo il lancio avvenuto in venti Paesi a settembre del 2019, Stati Uniti in testa, Facebook Dating tenta la conquista dell’Europa e dei 36 milioni di utenti italiani. E lo fa con quel pizzico di perbenismo a stelle e strisce insistendo sui rapporti stabili quasi si vergognasse della natura di uno spazio del genere che farà concorrenza a Tinder, Bakeca Incontri, Grinder. Doveva arrivare a febbraio, poi la pandemia ha costretto il colosso a rimandare aspettando tempi migliori. Sembrano siano arrivati, per quanto con il ritorno dei lockdown verrebbe da dire l’esatto contrario.
«Dating è completamente gratuito, non ha pubblicità ed è separato dal profilo principale di Facebook», prosegue Orseth. «È uno spazio dedicato, attivabile su richiesta, all’interno dell’app Facebook. Bisogna creare il profilo, inserire il propri interessi nel modo più autentico, ed essere maggiorenni». Il colosso del Web assicura vigilanza massima sulle identità fasulle e la cacciata di chi si comporterà in maniera inappropriata. Al resto ci pensa invece l’algoritmo che seleziona le persone con le quali dialogare, secondo l’orientamento che si è scelto, evitando accuratamente i nostri contatti di Facebook.
Torna alla mente la lezione, memorabile, della ricercatrice Hannah Fry intitolata la Matematica dell’amore, dove trattava di relazioni e sentimenti ai tempi delle app e dell’intelligenza artificiale. Fry, autrice di Hello World. Essere umani nell’era delle macchine, a 36 anni è volto noto della divulgazione sulla Bbc dove si è spesso occupata di app come Tinder. «Gli algoritmi sono usati in tutto. A volte sono utili altre pericolosi, come accade nella propaganda politica», ci spiegò ad aprile prima di entrare in maternità. «Anche perché sono sviluppati da aziende che hanno un atteggiamento troppo naïve, nel migliore dei casi».
Quando chiediamo alla Orseth quali criteri vengono presi in esame per selezionare i possibili partner e se fra questi c’è anche l’orientamento politico, arrivano risposte vaghe. Cita gli studi fatti, gli eventi preferiti, i gusti. Insomma, non si sa bene come davvero funzioni Facebook Dating né quanti lo abbiano attivato, ma solo che avrebbe già combinato un miliardo e mezzo di incontri.
Secondo una elaborazione su dati AudiWeb e Nielsen, in Italia sono “appena” cinque milioni le persone che usano app di dating. Comscore invece ne ha contate, sempre ad agosto, tre milioni e 700 mila. Le discrepanza fra le agenzie di rilevazione sono sensibili, ma tutte registrano un netto calo rispetto a gennaio. La pandemia, come prevedibile, ha lasciato il segno nei servizi per cuori solitari. Match Group, che oltre a Tinder possiede anche OkCupid, Plenty of Fish e Match.com, ad agosto dello scorso anno era passata d’improvviso in quarta posizione fra le app che incassavano di più, superando Netflix. Il titolo in borsa, malgrado la flessione nel numero di utenti, ha continuato a crescere raddoppiando il suo valore. Il giro d’affari del dating via smartphone, solo in Europa, è valutato in 526 milioni di euro l’anno che non è una gran cifra in realtà. Su scala globale per il 2020 le previsioni parlano di circa 2,2 miliardi. Ma a differenza di Tinder, che dei suoi 57 milioni di utenti ha circa un dieci per cento che paga un abbonamento da almeno cinque euro al mese, Facebook Dating è completamente gratuito e privo di pubblicità. L’azienda di Mark Zuckerberg in questa punta a mantenere vivo l’interesse degli utenti per la sua piattaforma.
«La flessione di questa categoria di servizi – spiega Fabrizio Angelini, a capo di Comscore Italia – è avvenuta perché non sono state messe in campo strategie in grado di riconquistare gli utenti né raccogliere un pubblico più ampio. Facebook può ora colmare lo spazio lasciato vuoto». E forse spingersi oltre: non c’è bisogno di scaricare nulla, basta un profilo per attivare Dating. In più nulla di quello che avverrà nel nuovo spazio per cuori solitari, o presunti tali, sarà mai visibile altrove. Insomma, forse la tempistica scelta non è poi così errata visto il momento difficile della concorrenza.