Corriere della Sera, 21 ottobre 2020
In Italia ci sono 44,7 milioni di telefonini e 42,7 milioni di tv
Più diffusi ormai della tv: sono 44,7 milioni i telefonini nelle tasche degli italiani contro i 42,7 milioni di televisori sparsi su tutto il territorio nazionale. Ma nonostante ciò, restano ancora tre milioni e mezzo di famiglie che non dispongono di alcun collegamento a Internet e sono impossibilitate quindi a svolgere qualsiasi tipo di attività online, dallo smart working alla didattica a distanza, fino ad altre operazioni sempre più indispensabili.È il quadro tratteggiato dal terzo rapporto Auditel-Censis, presentato in questi giorni al Senato: «In dieci settimane – ha spiegato Andrea Imperiali, presidente di Auditel – abbiamo fatto un passo culturale di dieci anni, con gli anziani che si sono integrati alle nuove tecnologie con grande facilità, ma il vero distanziamento sociale resta quello delle famiglie senza Internet e senza neanche una linea mobile, la vera priorità se parliamo di forme di investimento sulla digitalizzazione del Paese». In pochi mesi le famiglie che possiedono un collegamento a Internet sono salite dall’85,9% del 2019 all’88,4% del luglio 2020 ma restano ampi divari a seconda del livello socio economico di appartenenza.
Cambiamenti si sono registrati anche nella fruizione dei contenuti video. Sono ormai 17 milioni e 400.000 persone a guardare i video in streaming, in crescita del 7,4% dal 2019, e 11 milioni e 300.000 lo fanno più volte a settimana. Mentre sono arrivate a 6 milioni le famiglie che si collegano al web solo con smartphone e che, di conseguenza, non possono garantire la qualità delle loro prestazioni a distanza.
«Se c’è un pericolo – ha spiegato il presidente del Censis, Giuseppe De Rita – è che la gente voglia andare in letargo. Nel lockdown gli occhi dietro le mascherine erano sorpresi, ora sono stanchi perché hanno bisogno di superare questa incertezza».