La Stampa, 14 ottobre 2020
I ricchi pensionati della Florida scelgono Biden
Il sole caldo del pomeriggio illumina il parcheggio del Sea Breeze Recreational Center, quando una golf cart si avvicina all’ingresso del club. A bordo ci sono il signore e la signora Harris, e spiegano che stanno andando a un incontro per studiare la Bibbia con i Kalinowski, una famiglia di loro amici. Sul parabrezza della macchinetta campeggia un cartello della campagna di Biden. La signora Harris, nessuna parentela con la candidata alla vice presidenza, alza il pugno destro in segno di sfida: «Le cose stanno cambiando. Anche qui, Trump e i repubblicani non dominano più!».
La visita di Donald e Joe
Il "qui" di cui parla sono The Villages, la più grande comunità per pensionati negli Stati Uniti. Una distesa di villaggi composti da villette unifamiliari, prati verdi, campi da golf, piscine, ristoranti, farmacie e cliniche. A un’ora di strada da Orlando, nel cuore della Florida ma al riparo dagli uragani, è il sogno per trascorrere in serenità gli anni dorati della vecchiaia, se te lo puoi permettere. La famiglia Morse, che ha costruito The Villages, è repubblicana e ha sempre finanziato il partito. Eppure qualche giorno fa una colonna di 300 golf cart è partita proprio dal Sea Breeze Recreational Center, per andare all’ufficio elettorale della Sumter County a consegnare in anticipo i voti delle presidenziali. La novità sta nel fatto che erano tutti democratici, come gli Harris, e questa rivoluzione dei pensionati potrebbe cambiare il destino elettorale non solo della Florida, ma dell’intero Paese. Non a caso, lunedì Donald è venuto da queste parti, e ieri è arrivato Joe. Qui pesa anche lo scontro fra ispanici, con cubani e venezuelani dalla parte di Trump perché si oppone a Castro e Maduro, e portoricani con Biden, perché sono offesi dal trattamento ricevuto dopo l’uragano Maria. A livello nazionale, però, la scelta degli anziani sarà decisiva.
Gli americani sopra i 65 anni d’età costituiscono un quarto degli aventi diritto al voto, e ogni giorno aumentano di 10.000 unità, perché sta invecchiando la generazione dei "baby boomers" nati tra il 1945 e il 1964. Sono anche i più affidabili: nel 2016 il 70,9% di loro è andato alle urne, contro il 46,1% dei ragazzi tra 18 e 29 anni d’età. Allora Trump aveva stracciato Hillary in questo segmento, prendendo il 53% contro il 44%, ma stavolta le cose stanno cambiando. Secondo un sondaggio di «Nbc» e «Wall Street Journal», Biden è avanti di 27 punti, 62% a 39%, mentre secondo «Cnn/Ssrs» il distacco è di 21 punti, 60% a 39%. Se anche fosse vera solo la metà di questa distanza a livello nazionale, difficilmente Donald potrebbe rivincere.
Per capire questo terremoto basta seguire gli Harris alla seduta di studi biblici, perché loro sono neri venuti da Washington e democratici, mentre i Kalinowski sono bianchi polacchi del Michigan e repubblicani. Quando chiedo se posso fare domande sulle elezioni, storcono la bocca: «Vuoi farci litigare?». No, ci mancherebbe. Solo comprendere le vostre ragioni. «Io - attacca Kalinowski - sostengo Trump perché se volessi vivere in un Paese socialista andrei in Svezia. Ha fatto un ottimo lavoro per l’economia». La crescita del Pil è stata del 2,4% con Obama e 2,5% con Trump, quasi si arrabbia Kalinowski quando si sottolinea il dato: «Allora vuoi mettermi le risposte in bocca!». Il signor Harris interviene a soccorso della tribuna politica: «Io ho fatto i soldi in maniera tradizionale, li ho investiti in borsa, e quindi sul piano personale il presidente mi ha aiutato. Però la maggioranza degli americani non è come me. Io credo che uno Stato etico debba occuparsi anche di chi non ce la fa. Trump invece li ignora, se non li colpevolizza. E non iniziamo neppure a parlare dei problemi razziali: secondo lui non esistono, tranne quando li sfrutta come scusa per promuovere la sua immagine di presidente di legge e ordine. Ma così divide un Paese già spaccato».
La rabbia per il caos sul Covid
Il discorso passa sul Covid, uno dei principali motivi del voltafaccia degli anziani. In Florida gli abitanti sopra i 65 anni d’età hanno registrato solo il 15% dei casi, ma l’82% degli oltre 15.000 morti. Kalinowski difende Trump: «La colpa è della Cina, che ha nascosto tutto. Il presidente ha deciso subito il blocco dei voli, e poi ha preso ogni iniziativa possibile per contenere il contagio». Harris si altera: «Ma quando mai? Il blocco dei voli è entrato in vigore quando il virus era già qui e la gente aveva iniziato a morire. La gestione del Covid è stata catastrofica e Trump è stato sempre negazionista al punto di non mettersi neppure la mascherina. E adesso viene qui a vantarsi che è guarito ed è diventato immune, quando per mesi ha sostenuto l’immunità di gregge lasciando che noi anziani morissimo? Lui è stato curato gratis all’ospedale Walter Reed con terapie sperimentali, e noi?». Kalinowski sbuffa: «Sempre i soliti argomenti: Trump non andrebbe bene anche se camminasse sull’acqua».
Così accende la signora Kalinowski, che sta seguendo il dibattito per la conferma del giudice della Corte Suprema Barrett: «Io sono conservatrice, per me è importante la tutela di certi valori». Allora si inserisce la signora Harris: «Quali? Quelli di un uomo che paga una pornostar affinché taccia sulla loro relazione extraconiugale?». Temo per il futuro di queste sessioni di studi biblici, quando Harris conclude: «La comunità dei pensionati in Florida è cambiata perché sono venuti molti nuovi abitanti dagli stati liberal del Nord, ma anche perché Trump ha deluso gli stessi repubblicani. Noi siamo arrivati qui vent’anni fa, e il 98% degli abitanti stava col Gop: ora sarete sì e no la metà. Abituatevi all’idea di perdere le elezioni».