Il Sole 24 Ore, 13 ottobre 2020
Farmacie, a sorpresa vendite in calo del 3%
Sempre aperte anche durante il lockdown le farmacie hanno visto un rallentamento delle vendite nei primi 6 mesi del 2020, con un fatturato totale di 11,9 miliardi: -3,3% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. A risentirne di più, nei primi sei mesi di quest’anno, sono stati i farmaci da prescrizione con una flessione a valori del 3,9% a 6,9 miliardi di euro. A descrivere lo scenario è Iqvia, provider globale di informazioni e dati in ambito sanitario che sottolinea come anche a volumi il mercato delle vendite in farmacia nei primi sei mesi dell’anno ha visto una contrazione rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente (-3%). Questa contrazione è evidente nel comparto dei farmaci da prescrizione (-4,9%), mentre il comparto commerciale il mercato a volumi è rimasto stabile (+0,1%). Il tutto senza grandi differenze tra le Regioni.
Il mercato della farmacia ha raggiunto un picco nella settimana del 9 marzo, arrivando a fatturare circa 602 milioni in quella sola settimana corrispondente alla data del lockdown nazionale. Da quel momento il mercato ha visto una costante decrescita fino a fatturare 450 milioni nell’ultima settimana del semestre. Sempre secondo Iqvia da fine febbraio a inizio marzo, l’acquisto di prodotti per tosse e raffreddore ha impattato molto sulle visite in farmacia e anche sulla tendenza all’accaparramento. Il paracetamolo e l’ibuprofene sono state le due molecole che hanno spinto di più il mercato in quel primo periodo, per poi calare negli ultimi mesi del semestre. Ci è stata anche una forte crescita, in corrispondenza del lockdown, nella vendita di ansiolitici benzodiazepinici e anti-depressivi che poi si è ridotto durante i mesi seguenti. Anche gli anti-istaminici hanno visto un aumento notevole nelle vendite durante il semestre a causa della maggiore diffusione di allergeni durante il periodo del lockdown. Per quanto riguarda gli antibiotici, le precauzioni adottate per la pandemia, con lockdown e mascherine, hanno ridotto le infezioni e il conseguente consumo di antibiotici di circa il 25%.Infine anche i farmaci per la disfunzione erettile, hanno subito un crollo delle vendite in farmacia nel periodo in cui si era chiusi in casa. Alla fine del lockdown c’è stata però una forte ripresa delle vendite.