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 2020  ottobre 13 Martedì calendario

Che succede se l’indice Rt supera l’1.5

È una «cassetta per gli attrezzi» il documento appena pubblicato dall’Istituto superiore di sanità che indica alle Regioni gli strumenti per prepararsi ad affrontare l’epidemia in autunno/inverno. Le risposte all’emergenza vanno «rimodulate». Sono quattro gli scenari descritti dallo studio intitolato «prevenzione e risposta a Covid-19, evoluzione della strategia e pianificazione nella fase di transizione». Si basano sul calcolo dell’Rt, che rappresenta l’indice di riproducibilità del virus, ossia quante persone possono essere contagiate da ogni caso di infezione.
Scenario 1, la trasmissione resta localizzata, cioè caratterizzata da focolai, con un Rt regionale sopra la soglia dell’unità (quella di sicurezza ai fini del contenimento dell’epidemia) e un’incidenza (nuovi casi per 100 mila abitanti) bassa. Nel secondo scenario invece la trasmissione si configura sostenuta e diffusa, ma gestibile, caratterizzata da Rt tra 1 e 1,25. È la fase in cui si colloca attualmente l’Italia che nell’ultimo monitoraggio era ferma a livello nazionale sull’1,06 con punte regionali non oltre 1,25. Scenario 3: la trasmissione è sostenuta e diffusa, con rischio di tenuta del servizio sanitario nel medio periodo. Significa che nel giro di un mese e mezzo si potrebbero determinare criticità. In questo caso l’Rt oscilla tra 1,25 e 1,50. Infine lo scenario peggiore: la situazione sfugge di mano, subentrano grosse criticità nella tenuta del sistema nel breve periodo e l’Rt supera 1,5. A marzo/aprile in Lombardia il virus si riproduceva con un valore superiore a 2, in alcune zone rosse 3.
Le azioni «non farmacologiche» sono suddivise in 4 fasi. Dopo aver rallentato la diffusione dell’epidemia con interventi di chiusura delle attività, ora stiamo attraversando la fase 2 che coincide con la rimodulazione della «cassetta degli attrezzi». Ottenuta l’ immunità della popolazione si potrà pensare di sospendere il distanziamento fisico (fase 3). Infine la fase 4: ricostruzione e preparazione alle epidemie future.