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 2020  ottobre 11 Domenica calendario

La nuova Treccani dei ragazzi

In un mondo che cambia in continuazione e in maniera sempre più veloce e imprevedibile, ci sono alcuni punti fermi. Uno di questi è la Treccani, da sempre sinonimo di affidabilità e competenza. Caratteristiche che valgono anche per l’ultima nata, La Treccani dei ragazzi. L’enciclopedia, in dieci volumi, esce il 15 ottobre e si rivolge in generale ai teenager e in particolare agli studenti del primo ciclo scolastico.
La caratteristica che balza subito all’occhio prima ancora di aprire i volumi è la veste grafica: niente a che vedere con i seriosi tomi monocromatici, la nuova Treccani ha un look allegro e colorato; le copertine poste una accanto all’altra creano una scala cromatica. I singoli volumi sono il più possibile leggeri (ciascuno pesa 1,5 chilogrammi o poco più), hanno copertine flessibili ed ergonomiche, pensati per potere essere messi in uno zaino e trasportati agevolmente.
Ogni volume spiega un po’ del mondo in cui viviamo, oltre a contenere voci che raccontano con taglio interdisciplinare vari ambiti del sapere, nozioni scientifiche e personaggi storici o letterari più significativi, fatti e cambiamenti emblematici delle diverse epoche.

«Come in tutti i nostri progetti – racconta Massimo Bray, direttore generale della Treccani, a “la Lettura” – al centro c’è l’attenzione per la formazione; è importante la capacità di coniugare da una parte le informazioni che vengono dal mondo della scuola con la capacità di avvicinare i ragazzi al valore del libro come oggetto in sé e della lettura». Aggiunge Bray: «Sono tre anni che con la piattaforma Treccani Scuola abbiamo avviato uno scambio quotidiano con gli studenti. Da questo percorso è maturata l’esigenza di dare forma a un dialogo tra il mondo digitale, che un ragazzo può frequentare ogni giorno, e il libro. I dieci volumi possono accompagnare gli studenti nel loro percorso scolastico e al contempo offrire un’idea di quanto sia importante un approccio alla conoscenza che riesca ad approfondire i differenti temi che uno si trova davanti».
È un mondo, quello della Treccani dei ragazzi, che va dalla «a» di Abbazie alla «z» di Mark Zuckerberg, l’inventore di Facebook: una nota in apertura ai volumi avverte che il progetto «riprende, rinnova e aggiorna i contenuti dell’Enciclopedia dei ragazzi pubblicata dall’Istituto dell’Enciclopedia Italiana nel 2005-2006». Un upload indispensabile che ha portato ad aggiornare dati e fatti e ad aggiungere ex novo voci, temi, argomenti. È il caso di Brexit, termine che «nasce dall’unione delle parole British (britannico) ed exit (uscita) e indica il processo di ritiro del Regno Unito (Inghilterra, Scozia, Galles, Irlanda del Nord) dall’Unione Europea» che dieci anni fa neppure esisteva. O della particella elementare Bosone di Higgs, che è stata rilevata al Cern di Ginevra nel 2012 e che è valsa il Nobel al suo scopritore, il fisico Peter Higgs.

I nuovi lemmi restituiscono un’attenzione al presente e al mondo dei ragazzi. Spiega Bray: «Lavoriamo molto sulla contemporaneità, viviamo in un mondo che ha avuto un’accelerazione enorme, un mondo che è bombardato di informazioni, le notizie arrivano da ogni parte e possono essere manipolate. Quello che cerchiamo di offrire ai giovani sono percorsi, possibilità per potersi orientare, selezionare. Metterli in grado di affrontare ad esempio un mondo dell’informazione così complesso». Ci sono settori come quello scientifico e tecnologico che in pochi anni hanno vissuto cambiamenti enormi. Lo stesso vale per tutto ciò che ha a che fare con la rivoluzione digitale, con i social media che – oltretutto – coinvolgono in prima persona i ragazzi. Altri nuovi lemmi riguardano le conquiste dello spazio: «Dalle Onde gravitazionali all’Energia oscura abbiamo sentito la necessità di spiegare questi concetti provando anche a intravvedere le direzioni del futuro».
Un altro «protagonista» è l’ambiente, la difesa del pianeta è una priorità per le nuove generazioni; di qui l’ingresso di voci come: Cambiamenti climatici, Deforestazione, Rifiuti. E la sensibilità verso il mondo degli animali o l’attenzione alle abitudini alimentari (Vegetariani e Vegan). Il focus sul pianeta si ritrova anche per la presenza di Greta Thunberg: «È un personaggio che ha guadagnato un posto di rilievo per quello che fa, ma anche perché rappresenta i ragazzi: è una di loro». Poi ci sono voci delicate come Bullismo e Hikikomori, il fenomeno sociale che spinge chi ne soffre a isolarsi, a non uscire di casa. Il linguaggio dell’arte si arricchisce di voci che invitano al confronto e alla discussione come Ai Weiwei, Damien Hirst, Maurizio Cattelan, Banksy. Molte le donne che fanno il loro ingresso, «figure che con forza e sensibilità segnano il nostro tempo»: tra i nomi quelli della giovane attivista per i diritti Malala Yousafzai, delle scrittrici Toni Morrison e Alice Munro, delle artiste Marina Abramoviv e Louise Bourgeois. È importante che in uno strumento destinato ai ragazzi siano presenti temi come Contraccezione, Femminicidio e Omosessualità o un lemma come Seconde generazioni che, aggiunge Bray, «fa capire che il mondo è cambiato e intriso di tante culture che si incontrano». Guardando a mondi diversi non mancano voci attualissime: Hip Hop e Trap, Populismo e Sovranismo.
La garanzia che il linguaggio sia comprensibile ma anche adatto ai ragazzi è data dalla collaborazione, nella redazione dei testi, tra storici, scienziati, giornalisti, e poi docenti, pedagogisti, divulgatori e autori per ragazzi.

Importanti novità riguardano l’apparato iconografico: il rinnovamento qui è stato un passaggio fondamentale per andare incontro alle abitudini di ragazzi che oggi grazie alla Rete sono molto attenti al rapporto tra parole e immagini.
Sono circa 6 mila le immagini presenti – foto, disegni, illustrazioni scientifiche, mappe... Altrettanto evidente è la scelta di parlare la lingua dei ragazzi. È il caso delle storie a fumetti, una per volume, affidate a dieci diversi autori. Illustra Bray: «Una voce, già presente come definizione nel volume, viene anche sviluppata in forma narrativa attraverso il fumetto. Ci saranno lettori che andranno direttamente a quelle pagine, partendo dal fumetto arriveranno poi alla parola. È un percorso possibile, l’importante è che si legga e si riesca ad avvicinare i ragazzi alla conoscenza». Ciascun fumettista ha inoltre realizzato illustrazioni per singole voci del volume.
Aggiunge Bray: «Ricordo che Italo Calvino in Lezioni americane invitava a riflettere su come i linguaggi del XXI secolo sarebbero stati fortemente iconici. Aveva ragione. Quando abbiamo organizzato le prime riunioni di redazione per La Treccani dei ragazzi la prima esigenza è stata provare a tenere conto di questi diversi linguaggi».
In linea con la storia di Treccani, particolare attenzione è riservata al valore dei contenuti perché «la famiglia si senta rassicurata a mettere in mano ai figli o ai nipoti questi strumenti», avverte Bray. Ci sarà poi un portale per approfondire temi che i ragazzi vorranno suggerire, rinnovando un dialogo tra digitale e cartaceo partito nel 1995 grazie a Rita Levi Montalcini quando, alla guida dell’Istituto dell’Enciclopedia Italiana, ricorda Bray, «disse per prima: adesso vediamo che sta accadendo nel mondo digitale».
Un’ultima precisazione. Si chiama La Treccani dei ragazzi ma genitori, fratelli e sorelle maggiori, zii, nonni non devono sentirsi esclusi, al contrario i contenuti possono soddisfare curiosità, approfondire argomenti, consolidare conoscenze o permettere confronti tra generazioni.
Non bastasse, ricorda Bray, «sempre in ottobre esce l’ultimo aggiornamento dell’Enciclopedia Italiana, pensata da Tullio Gregory, dove si trovano voci legate a tempo, religione, scienza, innovazioni che riscrivono il nostro presente».