Il Sole 24 Ore, 10 ottobre 2020
Euronext-Borsa spa, nasce il super listino Ue
Borsa italiana ammaina la bandiera britannica e alza il vessillo europeo con le stimmate di Parigi. La differenza è che da efficiente filiale di una multinazionale, il London Stock Exchange, dovrebbe diventare il partner industriale-chiave per lo sviluppo e la verticalizzazione di Euronext, il listino paneuropeo che riunisce le Borse di Parigi, Amsterdam, Bruxelles, Lisbona, Oslo e Dublino. A suggello di questo ruolo Cdp e Intesa si accomoderanno nella stanza dei bottoni della holding con un peso di rilievo nell’azionariato di Euronext.
Sulla carta, tutti soddisfatti. La Borsa di Londra che aveva rilevato Borsa italiana per 1,6 miliardi fine 2007 fa un ottimo affare, incassando 4,325 miliardi tutti per contanti e ha ora la strada spianata con l’Antitrust europeo per mandare in porto le nozze con Refinitiv e focalizzarsi sul business dati. Euronext – che ha battuto Zurigo e Francoforte – sale di posizioni in graduatoria con 1,3 miliardi di ricavi, tallonando Six (Zurigo con Madrid). Come mercato azionario diventerà di gran lunga il primo listino europeo con oltre 1836 società quotate per una capitalizzazione complessiva di 4.400 miliardi e 11,7 miliardi di scambi giornalieri. Borsa italiana, appunto, occuperà uno spazio centrale nell’organigramma di gruppo. Tutt’altro che una Cenerentola, apporterà 464 milioni di ricavi (dati 2019), oltre la metà degli 826 milioni di ricavi complessivi di Euronext nell’attuale configurazione e 264 milioni di Ebitda rispetto ai 447 milioni di Euronext. Con Montetitoli gli asset in custodia nel gruppo Euronext si moltiplicheranno da 2,2 trilioni a 5,6 trilioni. Con Cassa di compensazione e garanzia la società-mercato paneuropea si troverà in casa la clearing house mentre oggi ha solo una quota di minoranza nella London clearing house. Con Mts, infine, Euronext acquisirà un ruolo leader nella negoziazione all’ingrosso dei titoli di Stato (il debito pubblico francese è già trattato dal 2000 su Mts France).
Così si spiega perchè la società guidata da Stéphane Boujnah abbia steso tappeti rossi per imbarcare gli italiani. L’acquisizione sarà finanziata con 300 milioni di liquidità che Euronext ha già in cassa, 1,8 miliardi di nuovo debito e 2,4 miliardi di aumento di capitale che sarà sottoscritto, per circa 700 milioni da Cdp equity e Intesa. Post aumento Cdp avrà una quota del 7,3% di Euronext, alla pari con la Caisse des dépôts et consignations francese, mentre Intesa avrà l’1,3%, un peso analogo a quello di Bpn-Paribas (pre-ricapitalizzazione al 2,2%). I nuovi soci italiani faranno parte dell’azionariato di riferimento di Euronext, che continuerà a riunire circa il 23% del capitale comprendendo anche Euroclear (che oggi ha l’8% come la Cdc), la Sfp (la “Cdp” belga, che attualmente detiene il 4,5%) e Abn-Amro (oggi allo 0,6%): il patto parasociale impegnerà l’azionariato stabile per un periodo di tre anni.
Il consiglio di sorveglianza di Euronext, che ha un sistema di governance duale, sarà allargato a dieci componenti: sette membri in rappresentanza dei Paesi aderenti, tra cui il presidente indipendente di designazione italiana che dovrebbe essere il direttore generale del Tesoro Alessandro Rivera, e tre in rappresentanza dei maggiori azionisti di cui uno espresso dalla Cdp. Anche a livello gestionale Euronext farà spazio ai manager italiani. L’attuale ad di Borsa italiana, Raffaele Jerusalmi, che dovrebbe esserne confermato alla guida, entrerà a far parte del comitato di gestione. E nel comitato di gestione esteso, con i vertici delle più rilevanti business unit, entrerà anche l’ad di Mts, Fabrizio Testa, che avrà la responsabilità del reddito fisso per l’intero gruppo. La direzione finanziaria di Euronext, oggi affidata a Parigi all’italiano Giorgio Modica, traslocherà a Milano, come pure i data center.
«Borsa italiana sarà al centro delle strategie di Euronext perchè rappresenterà circa un terzo (il 34%) delle attività dell’intero gruppo. Non ci sarà successo di Euronext senza successo di Borsa italiana», hanno promesso il ceo di Euronext Boujnah e il cfo Modica in una conference call con la stampa per illustrare l’operazione. Il progetto Elite partorito in Italia per avvicinare al mercato dei capitali le pmi (interessa più di 1400 società) si sposterà con Borsa Spa e sarà esteso a tutti i Paesi aderenti. Sotto il profilo finanziario l’integrazione dovrà produrre 60 milioni di sinergie in tre anni, di cui 45 dal lato dei costi e 15 dei ricavi. Gran parte dei risparmi dovrebbe arrivare dalla tecnologia. Il passaggio alla piattaforma azionaria Optiq, utilizzata da Euronext, rientra in questo contesto e permetterà – così è stato spiegato – di mettere in comune la liquidità visto che l’order book è unico. Di fatto l’operatore avrà un’unica interfaccia e un unico conto da saldare per le negoziazioni sui listini europei aderenti, cosa che non è avvenuto finora tra Piazza Affari e Londra che sono completamente separate.
«Non c’è stato nessun intervento di alcun Governo straniero in questo processo che è stato del tutto trasparente», ha assicurato Boujnah, rispondendo ai giornalisti. «Solo il Governo italiano ha espresso un’opinione politica perchè convinto che il futuro migliore per Borsa italiana fosse all’interno di un progetto paneuropeo, ma nei contatti avuti con le istituzioni italiane tutti si sono mostrati molto attenti al rispetto delle regole e hanno detto che non avrebbero interferito nelle scelte di Londra».
Ora, concluse le negoziazioni per la compravendita, si inizierà a mettere a punto il progetto di integrazione sul piano operativo. Il closing è previsto entro la prima metà dell’anno prossimo, quando verrà realizzato anche l’aumento di capitale. Il 20 novembre prossimo Euronext riunirà l’assemblea per approvare l’operazione e gli azionisti di riferimento si sono già tutti impegnati a sostenerla.
Euronext è stata assistita da Mediobanca e JpMorgan e dagli studi legali Gop e Cleary Gottlieb, oltre che da Pwc Tls per la parte fiscale. Lazard e BonelliErede hanno lavorato invece per Cdp equity, Clifford Chance per Intesa. Lse ha avuto come advisor Goldman, Morgan Stanley, Robey Warshaw, Barclays, Rbc e lo studio legale Freshfilds.