Questo sito utilizza cookies tecnici (propri e di terze parti) come anche cookie di profilazione (di terze parti) sia per proprie necessità funzionali, sia per inviarti messaggi pubblicitari in linea con tue preferenze. Per saperne di più o per negare il consenso all'uso dei cookie di profilazione clicca qui. Scorrendo questa pagina, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all'uso dei cookie Ok, accetto

 2020  ottobre 09 Venerdì calendario

La Francia dice addio a tigre e leoni al circo

La Francia vieta gli animali selvatici nei circhi dal 2026
Dal 2026 in Francia mai più animali selvatici al circo. Cinque anni e poi gli spettacoli itineranti con tigri, leoni e altre bestie feroci sotto il tendone saranno banditi come prevede il progetto di legge di iniziativa del ministero della transizione ecologica del governo Macron, guidato da Barbara Pompili, che intende tutelare il benessere della fauna selvatica e sostenere la riconversione dei circhi messi fuorilegge. Una decisione che, secondo i professionisti del circo tradizionale mette a rischio il futuro di 3 mila artisti nel Paese, che, in mancanza di alternative resteranno disoccupati. Non solo, ma, dicono, mette a repentaglio anche la vita dei loro 800 animali, dei quali 500 sono bestie feroci, come ha spiegato Frédéric Edelstein, domatore e direttore del circo Pinder. Lui, insieme agli altri circensi francesi scesi piazza per protesta, hanno intenzione di bloccare questa proposta di legge che riguarda tutti i circhi, grandi e piccoli. Achille Zavata, rappresentante dell’associazione circhi famigliari, sostiene che la proposta di legge della Pompili viola il loro diritto al lavoro e li discrimina.
In Francia il circo con gli animali attrae 13 milioni di spettatori l’anno contro un milione del circo contemporaneo. Tuttavia, in alcune città i sindaci rifiutano i circhi con gli animali selvatici sotto la spinta delle associazioni animaliste.