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 2020  ottobre 09 Venerdì calendario

Irlanda, il primo sì al suicidio assistito


La Camera bassa del Parlamento irlandese ha votato a favore della legge sulla morte assistita ammettendola alla fase successiva del percorso legislativo. Invano il governo ha tentato di dirottarla verso una commissione di revisione nell’intento di allungare di almeno un anno i tempi dello scrutinio. Il provvedimento, chiamato “Morire con dignità” e presentato dal deputato Gino Kelly, del gruppo “Solidarity – People before Profit”, è passato con 81 voti a favore e 71 contrari. La legge prevede che ogni cittadino di età superiore ai 18 anni affetto da malattia terminale possa ottenere da un medico la prescrizione di farmaci che gli procurino la morte. Nel caso in cui il paziente non sia nelle condizioni di poterli assumere da solo, è ammessa la possibilità che gli vengano somministrati da personale specializzato. La procedura stabilisce inoltre che la messa a morte avvenga non prima di 14 giorni dalla richiesta formalizzata dinanzi a
due medici e un testimone, chiamati a certificare le reali volontà del paziente e la determinazione a rifiutare le cure palliative. Sostenuto da Labour, Sinn Fein, Social Democrats e una parte dei Verdi, il testo passa adesso al vaglio della Commissione parlamentare prima di ritornare in aula per un voto ulteriore. Da qui, dovrà poi passare alla Camera alta, Seanad, per ulteriori aggiustamenti. Spazi di manovra sono ancora possibili prima che diventi legge. L’origine dell’iniziativa è legata alla vicenda di Marie Fleming, malata di Sla, a cui nel 2013 la Corte Suprema negò il diritto a morire perché non previsto dalla Costituzione.