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 2020  ottobre 09 Venerdì calendario

In Francia, Google dovrà pagare i diritti d’autore

 Svolta nel lungo braccio di ferro tra Google e gli editori francesi. Dopo essere stato il primo Paese Ue a recepire la direttiva europea sul copyright, la Francia ha vinto un primo round nel riconoscimento economico dei contenuti di informazione ripresi dagli over the top come il gigante di Mountain View. La giustizia francese ha infatti rigettato ieri il ricorso di Google contro la decisione dell’Antitrust di aprire negoziati con l’Alliance de la presse d’information générale (Apig), che rappresenta i principali quotidiani nazionali, regionali e parte dei settimanali. «È una prima mondiale», ha esultato la presidente dell’Antitrust, Isabelle de Silva, convinta che la sentenza francese farà giurisprudenza negli altri Paesi Ue. L’Italia ha avviato l’iter per recepire la direttiva europea che, secondo il sottosegretario con delega all’Editoria, Andrea Martella, dovrebbe essere introdotta entro la fine dell’anno.Le modalità di un possibile accordo tra gli editori francesi e Google restano da definire. La trattativa si è accelerata con l’avvicinarsi del pronunciamento della Corte d’appello di Parigi. «Le ultime settimane hanno permesso di chiarire molti punti e di confermare che Google accetta il principio della remunerazione delle nostre testate giornalistiche e quindi di dare realtà al diritto d’autore», ha spiegato Pierre Louette, ceo del gruppo Les Echos-Le Parisien e responsabile delle trattative per l’associazione degli editori.Google ha già messo sul tavolo una bozza di accordo che – secondo l’Apig – rispetta «criteri come l’audience dell’editore, la non discriminazione e il contributo dell’editore all’informazione politica e generale». L’offerta di Google, ha precisato ancora l’associazione degli editori francesi, include anche contenuti ripresi su News Showcase, il nuovo servizio di informazione lanciato da Google che partirà a breve in Germania e Brasile e su cui il gruppo americano ha promesso di investire 850 milioni di euro nei prossimi tre anni. Le somme promesse nella bozza di accordo – all’esame del consiglio di amministrazione dell’Apic riunito ieri – potrebbero essere molto inferiori: secondo alcune indiscrezioni, si parla di 25 milioni di euro all’anno. Gli editori francesi avevano chiesto a Google un fondo pari a 150 milioni di euro, ovvero la metà dei 250-320 milioni di euro di perdita stimata sugli introiti pubblicitari.La Francia ha recepito un anno fa la direttiva sul copyright approvata dal Parlamento europeo nel marzo 2019 dopo un’epica battaglia politica. Google, uno dei primi interlocutori per gli editori sul riconoscimento dell’informazione a pagamento, aveva da subito fatto resistenza. Nella primavera scorsa, l’Antitrust francese aveva avviato una procedura, ordinando a Google di negoziare entro tre mesi con gli editori di giornali per «la remunerazione di qualsiasi riutilizzo di contenuti protetti». Seguì il ricorso. «Ci siamo appellati per ottenere chiarezza legale su alcune parti della decisione», spiega ora il gruppo americano. «Vogliamo sostenere il giornalismo e garantire che il maggior numero possibile di persone possa continuare ad accedere a contenuti di qualità», aggiunge Sébastien Missoffe, amministratore delegato di Google France. Una volta firmata, l’intesa con l’associazione degli editori francese sarà la cornice generale dentro alla quale dovranno poi essere organizzati singoli accordi.