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 2020  ottobre 09 Venerdì calendario

Dante&Descartes, la solo casa editrice italiana che ha pubblicato un libro della Glück in italiano: «Tirate mille copie, ora 7 mila prenotate»

Il telefono da ieri mattina squilla ininterrottamente nella libreria e casa editrice Dante & Descartes di via Mezzocannone, a Napoli, a ridosso della sede principale dell’antico ateneo federiciano. Poco più di una stanza: è l’antro dove Raimondo Di Maio – una sorta di folletto gentile della cultura napoletana – dà vita a preziose pubblicazioni, come Averno, la raccolta di poesie di Louise Glück uscita alla vigilia del lockdown, a marzo scorso. Unico libro del neo premio Nobel in commercio in italiano; l’altro titolo tradotto nella nostra lingua è L’iris selvatico del 1992 (pubblicato dall’editore vicentino Giano), ma risulta introvabile.«Avevamo già preso accordi con l’autrice prima della pandemia», racconta l’editore. «Sarebbe dovuta venire in questi giorni in Campania, pensavamo a un incontro proprio sul lago d’Averno. Appena possibile ci riproveremo».
Il premio Nobel proietta il suo cono di luce su questa piccola casa editrice che si fa un vanto della propria artigianalità. Il lavoro è «fatto in casa», con Di Maio affiancato dal figlio Giancarlo e dalla editor Antonella Cristiani. Con la dotta collaborazione di José Vicente Quirante Rives, già direttore dell’Istituto Cervantes di Napoli e ora editore in proprio a Madrid, con una sigla dedicata alla città che gli ha rubato il cuore, Editorial Parténope.
Il libro di Louise Glück nasce dall’intuito di Quirante Rives. «Me l’ha proposto – ricorda Raimondo Di Maio – dopo averlo letto in spagnolo. Con pochi soldi ma grande passione, abbiamo realizzato una pubblicazione partagé, cercando un valido traduttore. Ne abbiamo provati diversi prima di arrivare a Massimo Bacigalupo, che aveva già tradotto i versi della poetessa americana». Prima tiratura, mille copie, anche troppe per un libro di poesia, trecento vendute. Da ieri mattina a Dante & Descartes sono arrivate circa 7 mila prenotazioni. Raimondo Di Maio non sta nella pelle: la sua voce pacata sale solo di un tono, mentre snocciola vecchi e nuovi successi. Tra tutti, Napolide di Erri De Luca, grande amico e sostenitore della casa editrice. E Napoli porosa di Walter Benjamin, uscito in pieno lockdown e consegnato a mano, casa per casa, a 150 fedelissimi lettori del centro storico della città.