il Fatto Quotidiano, 8 ottobre 2020
Il tesoro di Gheddafi nascosto nelle porcellane di Limoges
Una parte del “tesoro” di Gheddafi, cioè di quei 160 milioni di euro saccheggiati dai ribelli nelle banche di Bengasi nel 2017, è stata ritrovata in Francia. A Limoges, città insospettabile nella campagna del centro, che fa parlare poco le cronache, se non per aver dato i natali a Renoir e per la sua porcellana famosa nel mondo. A gennaio, rivela Le Parisien, un francese di 39 anni viene fermato in Belgio per un controllo di identità e nell’auto gli agenti trovano 15 mila euro in banconote sgualcite e ammuffite. Inizia l’inchiesta. Altri 20 mila euro vengono trovati poi a inizio ottobre nella casa della compagna di lui, 42 anni, a Limoges, e si scopre che il “cervello” della truffa è proprio lei, che aveva effettuato vari viaggi in Turchia, tornando ogni volta con pacchi di migliaia di euro, e che, tramite società di copertura, aveva riciclato nel 2020 circa 40 mila euro. “Il denaro era troppo sporco per passare inosservato”, scriveva ieri Le Parisien. In effetti, i milioni di Gheddafi, tutti in banconote da 100 e 200 euro, fabbricate in Germania, erano conservate nei caveau delle banche di Bengasi. Quando, nel 2017, anni dopo la morte del colonnello, assassinato nel 2011, il maresciallo Haftar prende la città, i ribelli mettono le mani sul “tesoro”. Una fonte spiega a Le Parisien che 80 milioni “in buono stato” sono serviti “a comprare armi e materiale. Dilapidati in fretta o depositati in altre banche”. È andata diversamente per l’altra metà dei soldi che ha passato dei lunghi mesi sott’acqua: una bomba ha fatto scattare il sistema di sicurezza della banca e il caveau è stato inondato. I ribelli hanno recuperato banconote macchiate, annerite e un po’ cancellate. “Per pulirle sono stati usati prodotti abrasivi”, ha spiegato la fonte. Un rapporto citato da Le Parisien spiega che “la quasi totalità di questi 80 milioni di euro sono stati venduti al 20%-40% del valore alla mafia turca”. Le prime banconote ammuffite sono comparse in Germania nel 2018, prima di circolare in tutta Europa.