Il Sole 24 Ore, 7 ottobre 2020
Juventus, i compensi non vanno in rosso
Juventus, i compensi non vanno in rosso I compensi dei vertici della Juventus non hanno risentito del peggioramento dei risultati nel bilancio al 30 giugno 2020, appesantito dal Coronavirus. La perdita netta è aumentata da -39,9 a -89,7 milioni di euro, i debiti finanziari netti in 12 mesi sono passati da 463,5 a 385,2 milioni: in pratica, al netto dei 300 milioni della ricapitalizzazione, i debiti sono aumentati di 221 milioni. Fabio Paratici, Chief Football officer, ha lo stipendio più alto: 2,86 milioni lordi di compensi monetari, 39mila euro in più della stagione precedente. La struttura della busta paga di Paratici è cambiata: la retribuzione da lavoro dipendente, lo stipendio fisso, è aumentata da 1,96 a 2,6 milioni, mentre il bonus legato ai risultati è diminuito da 858mila a 260mila. Invariato il compenso del presidente del club, Andrea Agnelli, 475mila. Pavel Nedved, vicepresidente, ha ricevuto 469.200 euro, quasi 30mila in meno dell’anno precedente perché il bonus è diminuito a 38.200 euro. Gli altri due dirigenti strategici, Giorgio Ricci e Marco Re (uscito l’11 luglio 2020), hanno percepito in due 669.100 euro (la relazione non indica la quota di ciascuno), 3.100 in meno del 2019. Anche per loro è aumentata la retribuzione fissa, 600.600 rispetto ai 452.500 dell’anno precedente.