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 2020  ottobre 07 Mercoledì calendario

La lezione di Noja come Magnago

«Insomma! Se io posso stare in piedi a parlare un’ora su una gamba sola voi potete ben stare zitti restando seduti!». Il grande Silvius Magnago, il leader indiscusso degli altoatesini di lingua tedesca che riuscì, unico al mondo, a farsi rieleggere democraticamente per 34 anni consecutivi alla guida della Südtiroler Volkspartei (dodici volte a scrutinio segreto!) e per 31 anni due mesi e 17 giorni presidente della Provincia autonoma di Bolzano, tappava così la bocca a chi lo irritava con un brusio. Dotato di un carisma assoluto e di una faccia intagliata che gli dava un’aria un po’ da Pertini e un po’ da Eduardo, aveva perso una gamba in guerra sul fronte russo ma la disabilità gli aveva lasciato uno spirito indomito. Raccontò Giulio Andreotti: «Un giorno andai a trovarlo, a Bolzano, e lo trovai che era sul tetto della casa, da solo, intento a sistemare i coppi». Col suo troncone di gamba mozzato ben sopra il ginocchio...
Forse la parlamentare di Italia viva Lisa Noja, avvocato civilista, affetta da amiotrofia spinale, costretta a vivere su una speciale sedia a rotelle, da anni combattente per i diritti dei disabili, non conosceva quello straordinario aneddoto. Ma ieri alla Camera ha detto parole che in qualche modo ricordano quel grande vecchio sudtirolese: «Ogni mascherina abbassata, ogni assembramento non autorizzato o che avviene senza il rispetto delle misure di sicurezza è un aiuto al virus e alla sua capacità di condizionare le nostre vite o addirittura di mettere in pericolo la vita delle persone più fragili. E noi, cari colleghi, che rappresentiamo le istituzioni, abbiamo il dovere di affermare questa verità quotidianamente anche con i nostri comportamenti. In merito a questo però, perdonatemi, trovo sia mortificante avere la Presidenza che quotidianamente deve invitare in quest’Aula al rispetto delle regole di base, deve invitare a tenere le mascherine correttamente, deve invitare a tenere le distanze».
Ed ecco l’affondo, che risponde a tante lagne ascoltate in questi mesi: «Scusatemi, so che tenere le mascherine è faticoso; io faccio molta fatica a tenere la mascherina perché ho delle difficoltà respiratorie serie. Allora, se la tengo io per otto ore, non c’è nessuno in quest’Aula che non abbia la possibilità di tenerla». Parole d’oro, se troppi non facessero orecchie da mercante...