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 2020  ottobre 04 Domenica calendario

Quanto vale il business del Giro d’Italia

Sarà il primo Giro d’Italia in autunno. Un evento eccezionale, in una stagione sconvolta dal Coronavirus. Gli organizzatori hanno fatto i salti mortali per mettere in scena “la corsa più dura del mondo nel Paese più bello del mondo”, seguendo lo slogan utilizzato per promuoverla sui social.
Scattata ieri con la sfida alle lancette tra Monreale e Palermo, la Corsa Rosa risalirà lo Stivale per tre settimane, fino al traguardo di piazza Duomo a Milano domenica 25 ottobre. Ventuno tappe, sei arrivi in salita, tre cronometro, lo Stelvio come Cima Coppi. Un menù duro e impegnativo per 176 corridori di 22 squadre, i quali dopo i primi due tamponi alla vigilia della partenza, si sottoporranno a nuovi test durante i due giorni di riposo. Controllati periodicamente saranno anche lo staff tecnico dei team e il personale di Rcs Sport, la società organizzatrice del Giro. Insomma un protocollo rigido per consentire alla manifestazione di andare in scena pur scontando la difficoltà di far quadrare i conti.
Ruolo sociale e business
«Il Giro 2020 assume una valenza non solo sportiva, ma anche sociale, perché vuole segnare la ripartenza in sicurezza dell’Italia e rilanciarne l’immagine positiva nel mondo», racconta al Sole 24 Ore l’amministratore delegato di Rcs Sport, Paolo Bellino.
Lo spostamento da maggio a ottobre inciderà sugli orari (anticipati giacché il sole tramonta prima) e sul disegno delle tappe (predisposti piani alternativi in caso di impraticabilità delle salite alpine), mentre a intaccare il business, più che lo slittamento di cinque mesi, sarà il Covid. «Il virus – continua Bellino – ha stravolto la stagione anche dal punto di vista economico-finanziario, pertanto rispetto all’anno scorso i numeri ne risentiranno. Siamo riusciti a resistere alle difficoltà grazie all’ottimo rapporto con territorio e sponsor, creando un Giro all’altezza delle attese dei partner».
Le fonti di entrata
Quattro sono i pilastri che reggono il giro d’affari: le sponsorizzazioni, i proventi dalle località di partenza e arrivo di ciascuna tappa, i diritti televisivi nazionali e quelli internazionali. Sul fronte sponsor, il modello è stato ridisegnato con rinegoziazioni e ridiscussioni dei termini, ma il paniere dei loghi è rimasto corposo: sono 52 i partner commerciali che accompagneranno il Giro numero 103. Nella categoria Top sono annoverati Enel (legata alla maglia rosa), Banca Mediolanum (maglia azzurra), Segafredo Zanetti (maglia ciclamino), Eurospin (maglia bianca), NamedSport e Sara Assicurazioni. Il cronometraggio sarà gestito da Tissot, mentre tra gli sponsor Ufficiali compaiono Castelli, Continental, Bianchi, Intimissimi Uomo, Vecchio Amaro del Capo, Valsir, Toyota, Italia Agenzia Nazionale Turismo, Novi e Regione Calabria.
Per scongiurare gli assembramenti la carovana pubblicitaria da fisica diventa virtuale: non si snoderà lungo il percorso, ma sfrutterà il digitale. «Un effetto del lockdown è stato l’incremento dell’uso delle risorse elettroniche, pertanto abbiamo creato una nuova App e ristrutturato il sito Internet, così da fornire maggiori contenuti e portare i tifosi al centro della corsa», chiosa Bellino. In merito al territorio, il Covid ha fatto sfumare la grande partenza da Budapest, pertanto è stato anticipato di un anno il via già previsto dalla Sicilia per il 2021. «Abbiamo costruito un progetto con la Regione, dando una grande opportunità di visibilità con quattro tappe e la presentazione delle squadre al tempio di Segesta». Per quanto concerne i diritti televisivi, la Rai farà la voce grossa sul territorio nazionale con 170 ore di diretta, mentre all’estero le immagini saranno diffuse in 197 nazioni.
I premi ai protagonisti
Complessivamente il montepremi ammonta a 1.499.960 euro, di cui 867mila di premi regolamentari ai corridori, 588mila di premi speciali e 43.900 destinati alle squadre. Chi solleverà all’ombra della Madonnina il Trofeo Senza Fine (9,5 chili di rame placcato oro) intascherà due assegni: uno da 115.668 euro (premio regolamentare) e l’altro da 150.000 (premio speciale) per un totale di poco superiore ai 265mila euro. Il vincitore di ciascuna tappa incasserà 11.010 euro, vestire la maglia rosa per un giorno significa portare a casa duemila euro, mentre indossare le altre maglie comporta una gratifica di 750 euro. Ad ogni traguardo volante saranno in palio 500 euro per il vincitore, la fuga di giornata verrà premiata con 100 euro, al più combattivo ne saranno assegnati 300. Spazio anche al fair play: la squadra più corretta avrà in dote 5mila euro. Considerando che i chilometri totali sono 3.497, ogni mille metri verranno distribuiti 428 euro.