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 2020  ottobre 03 Sabato calendario

Biografia di Hope Hicks

Tutti gli sguardi sono puntati su di lei, e Hope Hicks odia essere al centro dell’attenzione. Nel 2015 a ventisei anni di età, con un curriculum di pubbliche relazioni tutte nel campo della moda, l’ex modella e amica intima di Ivanka fu catapultata all’improvviso da Donald Trump nella ribalta politica, con la nomina a portavoce della campagna presidenziale dell’imprenditore. Ieri dopo quattro anni di intermittente e fedele servizio alla Casa Bianca, la giovane donna è diventata all’improvviso la sospetta untrice che ha portato il coronavirus all’interno della dimora presidenziale, e che ha contagiato Donald e sua moglie Melania.
Trump l’ha scelta per la sua leggendaria efficienza nello sbarrare le porte di accesso, prima della Trump Tower, poi dell’ufficio ovale, alle centinaia di persone che ogni giorno bussano alla porta del potere e che vengono respinte come non grate dall’attuale presidente. In questa veste Hicks ha servito con assoluta invisibilità, anche se nel frattempo ha goduto della massima fiducia da parte di Trump. È stata una presenza costante nelle stanze più intime della East Wing, è ha goduto di una prossimità fisica all’ufficio ovale, e di una continuità nella posizione di lavoro, poco comune per il boss che ama gridare: «Sei licenziato!». La familiarità con la quale Donald Trump la tratta aveva dato adito già due anni fa ad insinuazioni sulla vera natura del rapporto che li lega, e l’ipotesi di una trasmissione intima e diretta del virus tra i due è tornata ad agitare le pagine dei siti social ieri, mentre si diffondeva la notizia della malattia che ha colpito il presidente in una misura maggiore che la sua giovane moglie. 
LA SORPRESA
È stata Hicks a lasciare l’incarico con una certa sorpresa da parte della squadra di governo a marzo del 2018. Disse che aveva meditato la decisione a lungo, e che non aveva nessun motivo di attrito che la spingeva. Infatti anche nel periodo di interregno è rimasta in stretto contatto: è stata assunta per due anni come vice presidente della Fox News, con la funzione di garantire una linea di comunicazione diretta con l’ufficio ovale. A febbraio di quest’anno la nuova chiamata a Washington, questa volta nella funzione di assistente di Jarred Kushner e consigliera di Donald Trump. Il video clip che ieri ha fatto il giro del mondo la ritrae al momento di salire sull’aereo presidenziale alla volta del dibattito di Cleveland, affiancata dal genero del presidente. Ma è stata davvero lei a contagiare la coppia? I sospetti sorgono dal fatto che mercoledì sera al ritorno a Washington Hope è stata la prima a bordo dell’Air Force One ad accusare sintomi, e a segregarsi in uno spazio riservato. Questo non le aveva impedito però di accompagnare Trump nel comizio e nella raccolta di fondi elettorali in Minnesota dopo il dibattito in Ohio. La conferma della positività è arrivata solo giovedì mattina, e ancora una volta la reazione della squadra presidenziale è stata sorprendente. Trump ha potuto di nuovo volare alla volta della sua proprietà in New Jersey per un altro incontro con i donatori. La mancanza di rispetto del protocollo sanitario è stata arrogante e totale all’interno della Casa Bianca, fino all’ultima esibizione provocatoria del capo di gabinetto Mark Meadows, il quale è uscito ieri a volto scoperto dall’edificio per un breve comunicato ai media raccolti nel prato. Sbrogliare la matassa dei contatti in cerca del paziente zero di questa vicenda potrebbe rivelarsi molto complicato. Hope Hick alla fine potrebbe risultare la vittima, piuttosto che l’artefice del contagio. Vittima di un atto di fedeltà che nel maniacale desiderio di controllo di Donald Trump, ha compreso finora anche il rifiuto delle norme più ovvie di autodifesa dal virus.