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 2020  ottobre 01 Giovedì calendario

Periscopio

Roberto Fico è un chierichetto. Vincenzo De Luca, presidente della Regione Campania. Corsera.

Il nuovo Pc significa Politicamente Corretto. Marcello Veneziani. la Verità.

Woody Allen scherzando, che è poi il modo per fuggire dalle questioni serie mostrandosi superiore: «La psicoanalisi è un mito sostenuto dall’industria dei divani». Renato Farina. Libero.

Voto 2 - LUCA PALAMARA. Che cos’abbia combinato il componente sospeso del Csm lo deciderà la Procura di Perugia, che indaga per corruzione. Ma la «degenerazione del sistema correntizio e l’inammissibile commistione fra politici e magistrati» (Mattarella dixit) emerse dalle chat dell’ex presidente dell’Associazione nazionale magistrati fanno ritenere che Cesare Lombroso qualcosa avesse intuito. Stefano Lorenzetto. Arbiter.

Dovremmo recepire nella magistratura italiana il modello francese. Certo le toghe italiane protestano e ogni tentativo di riforma, anche il più pallido, finisce con l’apparire come un attacco alla libertà delle toghe. Ma quale delegittimazione? È lo Stato che viene squilibrato dall’azione dei magistrati. Giulio Sapelli, storico dell’economia (Stefano Zurlo). il Giornale.

Gli ultimi che sono entrati nella grotta romana di Polifemo (Rai) per curargli la vista non ne sono usciti benissimo. Il gigante se li è mangiati e poi li ha sputati a pezzettini. Parola di pezzettino. Carlo Verdelli, Roma non perdona. Feltrinelli, 2019.

L’inventore di Dagospia, odiato e invidiato, temuto e riverito da una folla di banchieri e politici, direttori di giornali e manager, scrittori e registi, manigoldi e aspiranti manigoldi, tutti in fila per finire almeno in un suo Cafonal ma sognando un invito a una delle sue cene riservate, è cresciuto in via dei Volsci, a San Lorenzo. Conosce le regole della strada. Se uno ti fissa negli occhi, mai abbassare lo sguardo. Aldo Cazzullo e Fabrizio Roncone, Peccati immortali. Mondadori, 2019.

«Nessuno deve essere spaventato dal fatto che io vado a cavallo. Ci andava anche D’Azeglio e Minghetti: e del resto, se ciò si deve alla mia gioventù, questo è un male divino, di cui si guarisce ogni giorno» dice Mussolini alla Camera dopo i primi sei mesi di governo. La Camera ride, ed è un riso imprudente. Dalle galoppate a Villa Borghese esce un Mussolini nuovo, il Mussolini delle parate, il Fondatore dell’Impero. Il Mussolini giornalista, magro, dai grandi occhi, il Mussolini coi calzoni stretti e la cravatta a farfalla, l’uomo che ha saltato i pasti è ormai tramontato. È sorto, invece, il Mussolini di Roma, che porta il colletto diplomatico e gli stivali e ama entrare nella gabbia dei leoni del giardino zoologico. Leo Longanesi, In piedi e seduti. Longanesi, 1968.

La storia dei Balcani più che con l’inchiostro è scritta con il sangue: e qui tocca tornare ai giorni nostri, alla disintegrazione della Jugoslavia, a quel novembre di 26 anni fa. Nel 1992, l’esercito serbo per primo aveva messo Mostar sotto assedio, senza pietà. Già allora i cannoneggiamenti ordinati dal generale serbo Momcilo Periic avevano danneggiato il vecchio ponte. Ma lo «Stari Most» aveva la pelle dura e si era salvato: in quel primo anno di guerra i bosniaci e i croati si erano coalizzati contro il nemico comune e avevano respinto i serbi. Ma quando nel 1993 con i piani di pace la comunità internazionale sembrò voler riconoscere lo status quo creato sul campo di battaglia, i croati si affrettarono a prendersi la propria «fetta» della Bosnia Erzegovina, Mostar ovest compresa. Volevano una piccola patria monoculturale, esattamente come la volevano i serbi. Maurizio Pilotti. Libertà.

Un imprenditore deve fare in modo che ciascun suo collaboratore possa esprimere al meglio le sue qualità, le sue capacità e fargli avere i riconoscimenti che merita. Un ultimo consiglio è di conoscere personalmente questi suoi aiutanti e ogni tanto ascoltarli senza filtri o mediazioni. Francesco Alberoni, sociologo. il Giornale.

Mano a mano che il pensiero del para-scienziato nazista Hörbiger si precisava, si rivelavano corrispondenze con le visioni di Nietzsche e con la mitologia wagneriana. Le origini favolistiche della razza ariana, discesa dalle montagne abitate da superuomini di un’altra epoca, destinata a comandare al pianeta e alle stelle, erano stabilite. La dottrina di Hörbiger si associava strettamente al pensiero del socialismo magico, alle tendenze mistiche del gruppo nazista. Essa alimentava fortemente quella che più tardi Jung doveva chiamare la «libidine dell’irrazionale». Apportava alcune delle «vitamine dell’anima» contenute nei miti. Louis Pauwels e Jacques Bergier, Il mattino dei maghi. Gallimard, 1960.

Sergio Mattarella inventò Leoluca Orlando (il cui padre, Salvatore, era uomo di fiducia del proprio padre, Bernardo) come sindaco di Palermo, carica che ricopre tuttora, caso unico al mondo, per la quarta volta, sia pure non consecutiva. Per giudizio unanime, l’invenzione di Orlando è una colpa imperdonabile e Mattarella se la vedrà col Padreterno. Giancarlo Perna. La Verità.

Il maresciallo dei carabinieri, Santarelli, disponeva, nel corso di certi scambi di vedute a tu per tu con certe capo e toste, d’argomenti non del tutto inefficaci, anzi, piuttosto suasivi, contro la gran piaga della reticenza (di Pietrantonio correva già, col pensiero, alla cinghia dei pantaloni): argomenti che, in qualche caso, potevano arrivare a equilibrare e perfino a vincere, ne’ cuori dubbiosi, ne’ villani incaponiti, il timor contrario, il terrore della privata vendetta. Carlo Emilio Gadda, Quer pasticciaccio brutto de’ via Merulana. Garzanti, 1957.

Un maestro ebreo rendeva giustizia tra due in rissa, davanti ai suoi discepoli. Al primo, che esponeva il suo caso, il giudice, dopo una lunga riflessione, decise da dare ragione. Ma quando il secondo aveva finito di difendersi, il giudice diede ragione anche a lui. Ai discepoli che esprimevano la loro sorpresa, il maestro, dopo una nuova e lunga riflessione, rispose: «In effetti, voi avete ragione». Marc-Alain Ouaknin, La Bible de l’humour juif. Ramsay, 1995.

Giordano faceva di tutto per strappargli dal cuore la fede nel Dio del Cristianesimo. Anche pochi giorni innanzi, avendolo visto entrare in chiesa prima di un esame, lo aveva investito in una punta di acredine: «Come fai a ridurre Dio a una specie di pronto soccorso, che muta il corso degli eventi per favorire il mortale che lo prega? Ognuno il destino se lo crea da sé». Luigi Preti, Giovinezza giovinezza. Mondadori, 1964.

Un condottiero diventa tanto più grande quanto più si è immerso nel sangue. Roberto Gervaso. il Messaggero.