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 2020  ottobre 01 Giovedì calendario

Palantir, il gruppo degli 007, va a Wall Street

Palantir ha debuttato con un direct listing a Wall Street, mettendo a segno una valutazione di mercato attorno ai 22 miliardi di dollari. Il New York Stock Exchange aveva assegnato al titolo un prezzo di riferimento di 7,25 dollari. Ma la domanda degli investitori ha spinto le quotazioni in rialzo del 50% rispetto al reference price al momento dei primi scambi avvenuti sotto il simbolo Pltr.
Lo sbarco in Borsa è stato tra i principali e più attesi dell’anno, con protagonista un gruppo di tecnologie utilizzate dalla difesa e dall’intelligence degli Stati Uniti oltre che da aziende. E non è stato il solo debutto di successo: il gruppo di software Asana, creato da un co-fondatore di Facebook, ha a sua volta fatto ingresso al Nyse con un direct listing e un reference price di 21 dollari. A sua volta è subito lievitato di oltre il 30% rispetto a quell’indicazione, ad una market cap superiore ai 4 miliardi.
Ma è stata Palantir, per dimensioni e fama, a dominare l’attenzione degli investitori. Sede a Denver e nata 17 anni anni or sono, è una società tecnologica particolare: è specializzata in piattaforme per data mining, Big Data Analytics e soluzioni di sicurezza e sorveglianza. Ha visto la Cia tra i primissimi investitori e ha una lunga storia di controversi e segreti contratti per il governo e il Pentagono.
La scelta del direct listing è di per sè una rarità, anche se segue le orme di gruppi tech quali Spotify e Slack che hanno in passato evitato i costi di tradizionali collocamenti iniziali. L’operazione vede la vendita in Borsa di titoli esistenti e in mano agli attuali soci, nel caso di Palantir fino al 20% delle azioni. I tre fondatori, a cominciare dal miliardario Peter Thiel ex PayPal e vicino a Donald Trump, manterranno uno stretto controllo della società attraverso molteplici classi di titoli.
Palantir, pur vantando una robusta crescita, rimane oggi in perdita. Nei primi sei mesi del 2020 le entrate, generate da 125 grandi clienti, sono aumentate di quasi il 50% a 481 milioni mentre il passivo è stato di 146 milioni. Nell’intero 2019 ha perso 580 milioni su un fatturato di 743 milioni, per il 53% legato a commissioni governative. Il suo nome deriva dal ciclo di romanzi di fantasia di JRR Tolkien, Il signore degli Anelli. Nella realtà, ha sottolineato nel prospetto, si è distinta nel dare la caccia a terroristi, tra i quali Osama bin Laden, e ha lavorato per le forze armate e la Sec. Oggi offre tech anche per seguire il coronavirus e ha l’obiettivo di diventare il “sistema operativo” utilizzato per la gestione dati dall’intero governo statunitense.
Le nuove scommesse su Wall Street di marchi hi-tech non cancellano tuttavia gli affanni di numerosi grandi gruppi della Corporate America alle prese con la crisi da pandemia. Disney ha annunciato il licenziamento di 28.000 dipendenti della divisione di parchi tematici, che genera il 37% del suo giro d’affari globale, e il suo titolo è finito sotto pressione. La decisione è stata presa davanti alla protratta chiusura dei suoi parchi in California. Disney è reduce da perdite operative di 4,5 miliardi negli ultimi due trimestri.