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 2020  settembre 11 Venerdì calendario

Biografia di Franco Maria Ricci

Franco Maria Ricci (1937-2020). Editore, architetto. «Dopo Philippe Daverio, Franco Maria Ricci. Sono scomparse, in pochi giorni, due figure che hanno concepito l’arte come una forma di massimo piacere e godimento estetico. Scomparso ieri, a 82 anni, nella sua casa di Fontanellato, vicino Parma, Ricci ha usato la carta - spessa e patinatissima - per condividere col pubblico la sua passione per il patrimonio artistico italiano. La celebre rivista FMR - che giocava sulle iniziali del suo nome e sillabava come “éphémère”, “effimero” in francese - è diventata fin dalla nascita, nel 1982, un’icona del gusto, simbolo della più alta editoria, per la qualità tipografica eccellente, la devozione assoluta al carattere Bodoni, le fotografie stupende sul nero lucido, i testi affidati ad autori blasonati, da Calvino a Testori, da Arbasino all’amico Jorge Luis Borges che abitava la sua casa per lunghi soggiorni scanditi da confronti creativi e sintonia intellettuale. “La più bella rivista del mondo” - come la definì Jackie Kennedy invitata al party di lancio della testata a New York - è stata accarezzata per vent’anni da collezionisti e da appassionati rapiti dalla perfezione dei close-up, prima di essere ceduta a un nuovo editore che, cambiando taglio e nome, ha messo fine a una storia gloriosa. Intanto lui, gentleman visionario, dandy dai modi impeccabili, già coltivava un nuovo sogno. Quello di un labirinto, ispirazione letteraria (condivisa con Borges), allegoria dell’esistenza, da disegnare nei campi di Fontanellato, antico borgo con la Rocca affrescata dal Parmigianino. Qui arte, architettura e natura avrebbero presto fatto da cornice alla sua collezione strepitosa. Prototipo di un cabinet de curiositès, la sua raccolta spaziava dai marmi barocchi del Bernini ai dipinti di Hayez e Ligabue, dai mobili del Settecento alla sua Jaguar E-Type che ancora oggi luccica all’ingresso del percorso come emblema di una wunderkammer frequentata dagli amici di una vita, Bernardo Bertolucci, Inge Feltrinelli o Vittorio Sgarbi redattore di FMR che ha compreso la sua attrazione fatale per le sfide (editoriali) impossibili. Come la ristampa in 18 volumi dell’Encyclopédie di Diderot e d’Alembert, o il leggendario Codex Seraphinianus, follia nata dalla mano di un moderno amanuense, Luigi Serafini, inno alle acrobazie grafiche, splendidamente illeggibile» [Chiara Gatti, Rep].