Il Post, 29 settembre 2020
I numeri sui vaccini per l’influenza
Ogni anno i vaccini antinfluenzali contribuiscono a tutelare la salute di milioni di persone a rischio in tutto il mondo, evitando che si ammalino e che sviluppino complicazioni, che in alcuni casi possono rivelarsi letali. Le vaccinazioni contro l’influenza saranno ancora più importanti quest’anno per ridurre il carico di lavoro sui sistemi sanitari, messi in difficoltà dalla pandemia da coronavirus. Ma ci saranno vaccini a sufficienza?
Solitamente il vaccino contro l’influenza è gratuito per gli ultra sessantacinquenni e per i soggetti a rischio, ma quest’anno il ministero della Salute ha invitato le Regioni a comprendere anche gli individui tra i 60 e i 64 anni, come ulteriore incentivo alla vaccinazione. Nella fase iniziale, i sintomi della Covid-19 sono simili a quelli di un’influenza: per un vaccinato è più probabile che il malessere sia dovuto alla malattia causata dal coronavirus che a una sindrome influenzale (il vaccino offre un’alta protezione, ma comunque non totale in tutti gli individui).
Secondo i calcoli della Fondazione Gimbe, negli ultimi mesi le Regioni si sono aggiudicate scorte di vaccino dai produttori per un totale di circa 17,9 milioni di dosi. È una quantità ritenuta più che sufficiente per rispondere alle necessità, considerato che in una campagna vaccinale non si vaccinano mai tutti gli individui a rischio (la vaccinazione è consigliata, ma non obbligatoria).
Nella popolazione anziana con più di 65 anni, per la quale il vaccino è gratuito, nella scorsa stagione (2019-2020) si è vaccinato il 54,6 per cento: è una cifra ancora molto distante dal 75 per cento indicato come obiettivo minimo dall’Organizzazione Mondiale della Sanità.
Come vedete nella tabella qui sotto, c’è uno scarto di quasi 3 milioni tra le dosi aggiudicate dalle Regioni e il totale della “popolazione target” che secondo il ministero della Salute dovrebbe ricevere il vaccino.
La domanda di vaccini da parte di chi è in una categoria a rischio sarà probabilmente più alta, mentre è difficile prevedere di quanto potrà essere maggiore in generale e quindi tra i milioni di persone che solitamente non prendono in considerazione la possibilità di vaccinarsi (a proprie spese). Per questi ultimi potrebbero esserci difficoltà nel reperire il vaccino in farmacia, anche se ci si sta organizzando per ottenere ulteriori rifornimenti.