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 2020  settembre 29 Martedì calendario

8QQAN40 La Riunificazione difficile vissuta dai tedeschi dell’Est

Quella sensazione di spaesamento Wolfgang Fiedler se la ricorda ancora oggi. Nel 1990, subito dopo la Riunificazione, gli scaffali dei supermercati della ex Ddr d’un tratto traboccavano di merce di ogni tipo. E Fiedler non sapeva proprio cosa scegliere. Quale detersivo acquistare tra i tanti in vendita? Quale dentifricio? Per imparare a raccapezzarsi nel nuovo sistema capitalista ed evitare fregature, nel 1991 Fiedler si abbona così a una nota rivista per consumatori. Da allora i test, le comparazioni e i consigli sui prodotti più convenienti riportati dalla rivista sono la bussola con cui Fiedler si orienta per ogni suo acquisto, anche a trent’anni dalla Riunificazione.
Quella di Fiedler è una delle tante storie prese in esame dallo studio condotto da un gruppo di storici del Centro di ricerca Leibniz di Potsdam intitolato «La lunga storia della Wende» (in tedesco «la svolta», termine con cui si indica il cambiamento di sistema avvenuto nella Ddr dopo la Riunificazione). La ricerca va ad aggiungersi alla lunga serie di studi pubblicati in vista del 3 ottobre 2020, giorno del trentesimo anniversario della Riunificazione. Non si tratta però dell’ennesima raccolta di grafici che rilevano i divari tra Ovest ed Est (per esempio su stipendi e disoccupazione), finendo quasi sempre per osservarli da un punto di vista occidentale e quindi per valutarli in negativo. Sono le storie individuali al di là della narrativa dualistica Ovest-Est quelle che gli storici hanno scelto di raccogliere e analizzare: «Siamo partiti da una constatazione: dopo il 1990 i cittadini della ex Ddr non hanno potuto fare un reset. Al contrario hanno dovuto far fronte a cambiamenti radicali. A noi interessava analizzare come le persone hanno affrontato le enormi sfide legate al cambio di sistema e come le decisioni prese a livello macropolitico si sono riversate sul loro quotidiano» racconta Clemens Villinger, membro del team di ricerca. Il risultato è un caleidoscopio di destini che nella loro complessità raccontano una storia della Riunificazione non convenzionale: la Riunificazione come l’hanno vissuta i tedeschi dell’Est.
Tra loro c’è Frank Räthel che nel 1991 si vede cancellata da un giorno all’altro la sua posizione di ricercatore presso l’Università dei trasporti di Dresda. Il suo dottorato giunto quasi al termine viene sospeso. Anche la laurea già conseguita è a rischio di riconoscimento. Si candida per nuove posizioni, ma a lungo senza successo. «La libertà non me l’ero proprio immaginata così», scrive Räthel nel commento raccolto dagli storici. Gli fa eco Charlotte Bornemann che di quel periodo ricorda: «Ogni agognato adattamento agli standard occidentali era accompagnato dallo spettro della bancarotta»; per molti anche dal timore di perdere la casa: una nuova legge prevede infatti la restituzione degli immobili statalizzati nel periodo della Ddr ai vecchi proprietari espropriati. In tanti sono costretti a lottare per le proprie abitazioni attraverso processi interminabili, un’esperienza che ancora oggi segna negativamente la memoria della Riunificazione.
«Contemporaneità di insicurezze» è l’espressione che gli storici utilizzano per descrivere come i tedeschi dell’Est hanno vissuto la «Wende»: il cambiamento di sistema ha infatti investito allo stesso tempo tutti gli ambiti della società orientale sconvolgendola. «La Riunificazione ha richiesto sforzi di vita enormi ai tedeschi dell’Est; sforzi che non si sono invece resi necessari per i tedeschi dell’Ovest. Riteniamo sia importante riconoscere e onorare questi sforzi di vita per rivalutare il punto di vista dei cittadini della ex Ddr sulla storia della Riunificazione», spiega Villinger.
Andrea Weinrich ricorda come questioni banali, per esempio scegliere un’assicurazione o una cassa malattia, fossero causa di fatiche immani. Ma non è soltanto la sensazione di smarrimento a essersi impressa nella memoria di Weinrich, che nel 1990 aveva 22 anni: «Mi interessavo di tutela climatica e diritti delle donne. Leggevo tutto quello che mi passava tra le mani, ballavo nella Oranienburger Straße, giravo il mondo. Tutte queste novità elettrizzanti mi hanno quasi fatto dimenticare che dovevo ancora concludere i miei studi».
Gli storici hanno terminato la ricerca con un viaggio in bus attraverso Sassonia, Turingia e Brandeburgo. Lo scopo dell’iniziativa era quello di presentare e discutere con la gente i risultati di uno studio che riguarda le loro vite. Un approccio completamente nuovo per una ricerca storica che non intende essere un punto di arrivo, ma di partenza. A tre decenni di distanza dai fatti del 1990 la maggioranza degli archivi sta infatti cominciando ad aprire. La storia della Riunificazione non è ancora conclusa.