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 2020  settembre 29 Martedì calendario

Incassava l’assegno possedendo sei appartamenti

VASTO Ha intascato per quindici mesi il reddito di cittadinanza pur essendo più che benestante, proprietario di ben sei appartamenti tra Vasto e San Salvo. L’uomo, un 50enne di San Salvo ufficialmente senza occupazione, non aveva inserito le sue case nella dichiarazione dei redditi e così era risultato idoneo alla percezione del sussidio di circa 500 euro al mese. A smascherare la truffa ai danni dello Stato è stata la Guardia di finanza, alla fine degli accertamenti sul presunto nullatenente. Uno dei tanti rivoli investigativi delle Fiamme Gialle sul fronte degli imbrogli per ottenere il sostegno economico riservato ai disagiati. Gli uomini della Compagnia di Vasto, guidati dal capitano Marco Foladore, sono infatti impegnati «nel contrasto all’economia sommersa in genere ed agli illeciti commessi, mediante false attestazioni, ai fini dell’ottenimento del reddito di cittadinanza», spiegano al Comando.
I militari, attraverso un’attenta analisi di rischio su persone che percepiscono il reddito di cittadinanza, hanno incrociato le informazioni presenti nelle banche dati a loro disposizione fino a ricostruire il profilo del cittadino sansalvese che, omettendo di dichiarare quanto di sua proprietà, aveva potuto richiedere all’Inps ed ottenere il reddito di cittadinanza. L’uomo ha così percepito indebitamente, dal mese di maggio 2019 all’agosto 2020, una somma di circa 7500 euro. Un’indagine durata 5-6 mesi, «anche perché, in periodo di emergenza Covid, siamo stati impegnati in altre attività, insieme alle altre forze dell’ordine, sul territorio», spiega il capitano Foladore.
Al termine degli accertamenti il 50enne è stato denunciato alla Procura della Repubblica di Vasto e rischia una condanna fino a sei anni di reclusione. La sua posizione è stata poi segnalata all’Inps, che ha provveduto alla disattivazione della carta di pagamento elettronica e ora svolgerà gli adempimenti necessari al recupero del denaro percepito indebitamente per oltre un anno. Ed è al vaglio anche l’eventuale incasso di affitti rispetto alle sei abitazioni, circostanza su cui prosegue l’attività di indagine delle Fiamme Gialle. Ma, quello scoperto dai militari vastesi, non è l’unico caso di reddito di cittadinanza anomalo. Sempre in provincia di Chieti un’analoga situazione, ma di proporzioni ancora più esagerate, era stata scoperta lo scorso luglio dalla Guardia di finanza di Lanciano. Nella rete degli investigatori era finito un uomo che percepiva il reddito di cittadinanza senza dichiarare i 120mila euro di affitti annui, riferiti a 15 immobili di proprietà della società di cui erano titolari la moglie e il figlio. Ed erano quaranta, complessivamente, le unità immobiliari nelle disponibilità della famiglia.