il Giornale, 27 settembre 2020
Boris Johnson è anglicano o cattolico?
I suoi nemici diranno che questo è l’alibi perfetto per dimostrare di non essere mai andato in vacanza in Italia a metà settembre, proprio mentre montavano le preoccupazioni per l’arrivo di una seconda ondata di contagi, come avevano rivelato alcuni giornali italiani. La notizia era stata smentita ufficialmente da Downing Street, ma la certezza assoluta è arrivata quando si è saputo che negli stessi giorni il primo ministro britannico Boris Johnson e la moglie avevano battezzato il figlioletto Wilfred nella cattedrale di Westminster. La cerimonia privata si è svolta il 12 settembre scorso alla presenza di un numero ristretto di parenti. A confermarlo il 22 settembre è stata la stessa Arcidiocesi in un breve comunicato stampa.
Malelingue a parte, l’evento ha una certa importanza poiché il sesto figlio di Johnson è il primo dei suoi figli ad essere battezzato secondo la fede cattolica, la stessa fede della madre Carrie Symonds. Ci si chiede però, a questo punto, se anche il padre si stia riavvicinando al cattolicesimo oppure se si tratti di un semplice atto di cortesia nei confronti della compagna. BoJo infatti è stato battezzato come suo figlio perché anche sua madre, Charlotte Johnson Wahl era cattolica, ma aveva abbandonato questa fede per diventare anglicano ai tempi dell’università. Raramente comunque si è dichiarato ostile al credo religioso anzi, ha spesso dichiarato di voler proteggere la libertà religiosa e tutti coloro che venivano perseguitati a causa della loro fede. Rimane tuttavia il fatto che entrambi i due matrimoni del Primo Ministro – che nel suo albero genealogico conta anche radici ebraiche e musulmane – si sono svolti secondo il rito protestante e quindi persino gli amici più stretti si sono rivelati dubbiosi sulla possibilità di una sua riconversione. «Sono sorpresa, ma molto contenta» ha dichiarato Rachel Billington, madrina di Johnson che era rimasta molto delusa quando da ragazzo il Premier aveva preferito unirsi alla Chiesa d’Inghilterra.Secondo la Billington comunque, è più probabile che Wilfred sia stato battezzato secondo il rito cattolico soltanto perché lo è anche la madre, come ha rivelato al quotidiano Daily Telegraph nei giorni scorsi.
Ad ogni modo, se anche Boris lo scavezzacollo, avesse deciso di tornare alla religione della sua prima infanzia, questo suo passo non gli ha risparmiato le feroci critiche da parte della Chiesa Cattolica a causa della Brexit. Proprio due giorni dopo il battesimo del figlio infatti, il Premier era stato oggetto di un duro attacco da parte deL Cardinale Jean-Claude Hollerich di Lussemburgo che presiede la Commissione della Conferenza dei Vescovi dell’Unione Europea. Il Cardinale non aveva digerito la proposta di legge sul mercato interno che di fatto minaccia di far uscire il Regno Unito dall’Europa senza un accordo. Hollerich aveva dichiarato all’agenzia tedesca KNA che il Premier stava comportandosi «da populista» aggiungendo che «simili pericolose tendenze possono essere molto pericolose per l’ordine mondiale». «Mi auguro che i cittadini europei – aveva proseguito il cardinale nell’intervista rilasciata il 14 settembre scorso – e quelli del Regno Unito rimangano amici e non rompano ogni rapporto«. Un auspicio che per diventare realtà ha purtroppo bisogno di qualcosa di più di un battesimo.