la Repubblica, 27 settembre 2020
Maghi e camerieri, come ti presento il neoacquisto
Harry ti presento Sally. Bel film. E che ci vuole? Lui la conosce da anni, lei fa una perfetta recita dell’orgasmo e vivono felici e contenti. Presentare un nuovo acquisto alla tifoseria è diventata una cosa complicata, specialmente se va fatta a distanza, con immagini che accendano la fantasia. Quanto alla realtà, è talvolta un’altra storia. L’elaborazione è inversamente proporzionale all’importanza del nuovo arrivato. Se porti un campione vero, basta la parola, il suo nome sui titoli di testa è già spettacolo.
È per gli altri che tocca rafforzare il copione. Ritenendosi il giocatore decisivo, nell’86 Silvio Berlusconi presentò se stesso atterrando all’Arena di Milano in elicottero, con la cavalcata delle valchirie di Wagner in sottofondo. Non credendoci troppo, e a ragione, il Bologna nel 2014 si dimenticò di mandare chiunque all’aeroporto con cartello e bandiera ad accogliere il brasiliano Ibson, con cui retrocesse. Era un momento chiave, quello: il primo abbraccio dei tifosi al nuovo beniamino, la sciarpa con i colori già amati, non ha importanza se sul giallorosso dell’esorbitante Adriano abbiano fatto scrivere “Mo’ te gonfio” e si sarebbe espanso ancora ma non avrebbe segnato mai. Contava la celebrazione di un rito, la comunione di intenti. Il profeta veniva dato in antipasto alla folla e gli veniva chiesto di esibire un piccolo miracolo: un palleggio. Dal vivo, era una prova. Maradona al San Paolo nell’84 la superò alla grande. D’altronde sapeva farlo anche con un’arancia o una pallina da ping pong. Braitwhaite al Camp Nou, nel febbraio scorso, fallì per due volte la bicicletta, ma davanti alle telecamere: montarono il video senza gli errori e, anche se per poco, l’illusione continuò.
Che la presentazione sia un atto di illusionismo l’ha sancito il mago chiamato ad annunciare dal nulla Cazorla al Villareal. Abbiamo visto di tutto: Quaresma a cavallo verso il Guimaraes, Eto’o sul trono di spade e De Vrij muratore per costruire l’invalicabile difesa dell’Inter. In questa stagione di acquisti trascurabili, due i video memorabili. Il primo, della Stella Rossa. Il fenomeno che verrà si presenta mascherato come i rapinatori della Casa di carta, sale su un’utilitaria rossa, entra nella zecca e si rivela nientemeno che Diego. Falcinelli. Tre gol al Perugia in serie B nella passata stagione. Ha appena sbagliato un rigore decisivo, provocando l’eliminazione ai preliminari di Champions. Il secondo, della Sampdoria. Quagliarella al ristorante, riverito da un cameriere misterioso che si vanta dei propri suggerimenti. Inquadrato: è Candreva. Esordio e assist, anche se per Colley. In effetti, serviva.