Corriere della Sera, 25 settembre 2020
Rifugi sottoterra contro il virus
Negli Usa la società Survival Condo vende appartamenti sotterranei completamente attrezzati in condomini dotati anche di piscina, cinema e poligono di tiro, a prezzi tra 1,5 e 4,5 milioni di dollari. Rifugi teoricamente sicuri (scorte di acqua e cibo per un anno) per sopravvivere a esplosioni nucleari, pesti, carestie. O anche a guerre civili ed epidemie come quella da Coronavirus che sta alimentando questo strano mercato immobiliare. Non si tratta più di casi isolati di qualche miliardario eccentrico: quello dei ricchi spaventati dalle pandemie o da quello che la rivista Atlantic definisce conspiracy capitalism, pronti a investire in edilizia sotterranea anziché in un’altra villa con piscina alla luce del sole, sta diventando un vero mercato. Si può scegliere tra formule diverse. Survival Condo è specializzata in ristrutturazioni particolari: compra dal Pentagono (soprattutto nel Mid-West) silos sotterranei in disuso nei quali, negli anni della Guerra Fredda, venivano alloggiati i missili balistici intercontinentali pronti a essere lanciati contro l’Unione Sovietica, e li trasforma in condomini di lusso: alloggi e servizi comuni per 75 persone che hanno a disposizione dai 5 ai 10 metri quadri. Vivos Group, invece, riconverte bunker e depositi sotterranei di armi risalenti alla Seconda guerra mondiale. I più sofisticati sono quelli di Rising S. Vuoi un bunker sotterraneo nel giardino della villa in cui vivi senza dare nell’occhio? Loro scavano e costruiscono con discrezione: i vicini pensano che stai rimettendo a posto le fognature o interrando un serbatoio. Quella dei rifugi sembrava una psicosi (o una moda) finita con la Guerra Fredda, quando 200 mila americani si erano dotati di alloggi sotterranei a prova di bomba atomica. Riemerge ora per la paura di epidemie o, comunque, di minacce interne (una guerra civile) e per il diffondersi di teorie cospirative (cataclismi astrali, esplosioni solari, asteroidi killer, eruzioni vulcaniche) che, come spiegano gli imprenditori del settore, spingono molti ricchi e ansiosi (al primo posto i dentisti) a cercare rifugio in una moderna Arca di Noè. Gli acquirenti più tecnologici parlano di un back-up plan per l’umanità. In attesa di sconfiggere il virus speriamo che i discorsi sui nuovi stili di vita non vadano troppo in là: meglio feste esagerate in giardino di una vita in cineteca nel sottosuolo.