ItaliaOggi, 24 settembre 2020
La caccia con l’arco fa proseliti in Francia
In Francia crescono gli adepti della caccia con l’arco. In tre anni il numero degli aderenti alla Ffca, la federazione francese della caccia con l’arco, è aumentato del 15%. «In alcuni dipartimenti, come quelli situati nell’Île-de-France, dove le adesioni sono numerose, abbiamo dovuto creare una seconda associazione», spiega a Le Figaro Philippe Favreau, responsabile formazione della Ffca. «Stimiamo che attualmente ci siano in Francia più di 12 mila praticanti della caccia con l’arco». Gli arcieri sono solitamente giovani uomini (dai 16 anni in su), ma alcuni di loro raggiungono i 70 anni. L’80% di essi ricerca un approccio diverso alla caccia, più tecnico, silenzioso e in sintonia con la natura. In alcuni casi i comuni situati in zone periurbane fanno appello agli arcieri per regolare la selvaggina in eccesso, come conigli, cinghiali o caprioli, che provocano danni alle infrastrutture pubbliche. Ma alcune associazioni animaliste ritengono questa caccia crudele perché all’animale raggiunto da una freccia toccherebbe un’agonia più lunga di quanto accadrebbe se fosse colpito dal fucile. In compenso per l’ambiente una freccia perduta è sicuramente meno inquinante delle cartucce in plastica o piombo rimaste a terra.