Questo sito utilizza cookies tecnici (propri e di terze parti) come anche cookie di profilazione (di terze parti) sia per proprie necessità funzionali, sia per inviarti messaggi pubblicitari in linea con tue preferenze. Per saperne di più o per negare il consenso all'uso dei cookie di profilazione clicca qui. Scorrendo questa pagina, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all'uso dei cookie Ok, accetto

 2020  settembre 23 Mercoledì calendario

il bluff del tampone con risultato in tre minuti

Prima l’annuncio: «Produrremo 20 milioni di tamponi salivari per rilevare il Covid in 3 minuti». L’illusione di una svolta, ripresa da tutti i media. La realtà: annunciato pochi giorni fa da un’azienda brianzola (Allum di Stefania Magni), un professore di genetica dell’Università del Sannio (Pasquale Vito) e una società biotech collegata all’ateneo campano (Genus Biotech di Benevento), il Daily Tampon è negativo al test della serietà. La Allum di Merate (Lecco), quella dei 20 milioni di tamponi, è una piccola azienda in difficoltà, produce lampade, perde tutto quello che fattura, 120 mila euro. «Abbiamo l’ok del ministero della Salute», aveva detto la titolare, Stefania Magni. Ma il ministero ha smentito. L’Api di Lecco, 540 piccole aziende rappresen-tate, aveva coordinato la comunicazione esprimendo «orgoglio» per l’associata che ha trovato «il prodotto dell’anno», «un colpo di genio», «un successo per tutto il Paese». Ma ora al telefono correggono il tiro: «La responsabilità del progetto è della Genus Biotech», indicata come spin-off, cioè costola dell’Universi-tà del Sannio. E qui entra in campo il professor Vito, anima scientifica del Daily Tampon. Di Genus è azionista al 61% (con figlia) mentre il resto è di un imprenditore biotech locale, Piero Porcaro (con figlia). L’Unisannio non ha nemmeno un’azione. Il professore aveva dichiarato di aver fatto 100 test sul disposi-tivo: parenti e amici per le leggi della scienza. Interpella-to, lo ammette: «Sì sì, con quei numeri non si va da nessuna parte». E allora i 20 milioni da produrre? «L’ha detto il fabbricante (cioè l’azienda di Merate, ndr) io no». Sentiamo Stefania Magni:«Io ho solo chiesto all’Api di avere visibilità. È un’iniziativa a livello persona-le». A livello personale? «Sì sì, la Allum non farà mai la produzione di questi tamponi». Non c’è nulla, insomma. Tranne il nome: Daily Tampon. In inglese, per i mercati internazionali.