la Repubblica, 21 settembre 2020
Il viaggio segreto di Boris Johnson a Perugia
C’è un mistero intorno a Boris Johnson. Durante il weekend del 12 e 13 settembre il premier britannico sarebbe stato a Perugia in segreto. C’è un comunicato ufficiale dell’aeroporto umbro che lo sostiene, sinora passato inosservato, e lo confermano in esclusiva fonti aeroportuali a Repubblica, in collaborazione con Umbria24. Una fonte riferisce che Johnson è arrivato a Perugia «venerdì 11 settembre alle ore 14», quando quella mattina il premier era ufficialmente dato al lavoro «a Downing Street», per poi ripartire la mattina di lunedì 14 settembre. Il tutto mentre il Regno Unito ha una grave crisi da coronavirus in corso e le trattative per Brexit si sono drammaticamente arenate. Un portavoce di Downing Street, consultato da Repubblica, nega questa ricostruzione: «Non è vero».
È il pomeriggio di giovedì 17 settembre e un celebre calciatore uruguaiano, Luis Suárez del Barcellona, arriva a Perugia, accolto da fan e tifosi festanti, per sostenere un esame di italiano e ottenere il passaporto comunitario. Subito dopo, l’aeroporto internazionale umbro dirama un orgoglioso comunicato: «In questi giorni si sono avvicendati tanti nomi e tante personalità del mondo politico, sportivo ed economico. Dal patron di Prada Patrizio Bertelli al premier inglese Boris Johnson, preceduto da Tony Blair (ex premier britannico) e non ultimo il calciatore fuoriclasse Luis Suárez. L’Umbria e il nostro scalo sono al centro del mondo in questo scorcio di fine stagione, con sempre più personalità che scelgono il “San Francesco d’Assisi"».
Boris Johnson “in questi giorni” a Perugia? Possibile? In passato, il premier britannico ha frequentato il capoluogo umbro per andare a trovare il suo grande amico Evghenj Lebedev, 40 anni, imprenditore russo-britannico ed editore del quotidiano londinese Evening Standard. Celebri i suoi spettacolari party del weekend nel favoloso Palazzo Terranova, a Perugia, dove Lebedev possiede anche il Castello di Procopio. Ma l’ultima sortita di Boris aveva destato scandalo: il 28 aprile 2018 Johnson, allora ministro degli Esteri, vola in Umbria senza scorta neanche due mesi dopo l’avvelenamento russo di Serghej Skripal e sua figlia a Salisbury, proprio per una festa a Palazzo Terranova, avvolto da un’impenetrabile segretezza. La mattina dopo, il 29 aprile, Johnson si presenta al “San Francesco d’Assisi” per il check-in, senza scorta, assonnato, con la camicia fuori dai pantaloni e il vestito aggrinzito, come se avesse dormito con lo stesso abito, per poi prendere il volo Ryanair verso Londra.
L’aeroporto di Perugia, subito sollecitato dopo la pubblicazione del comunicato del 17 settembre, ha confermato tutto a Umbria24, aggiungendo che «sia Johnson che Blair erano qui la settimana scorsa». Un lavoratore dello scalo ha confermato la presenza di Johnson «nella giornata di venerdì, o giovedì, non ricordo bene». Un’altra fonte aeroportuale sostiene che il premier sia arrivato «nella giornata di venerdì 11 settembre alle ore 14 e ripartito lunedì 14 settembre alle 7.45» di mattina, mentre l’ex premier Blair sarebbe stato a Perugia dall’8 all’11 settembre. Secondo quanto ricostruito con una fonte, il volo di ritorno da Perugia per Johnson sarebbe stato alle 8.27 di lunedì con un Embraer Legacy 500, atterrando alle 9.39 locali all’aeroporto militare britannico Northolt, della Raf, tra l’altro a Ruislip, periferia ovest di Londra e circoscrizione elettorale di Johnson (Uxbridge and South Ruislip).
Secondo fonti dell’aeroporto di Perugia, l’aereo del ritorno sarebbe dovuto decollare alle 7.45. Ma, forse per un problema, ha spiccato il volo solo quaranta minuti dopo. Quel lunedì mattina 14 settembre Johnson e la ministra dell’Interno britannica, Priti Patel, avevano in programma un incontro a Londra, poi saltato all’ultimo. Non solo: sabato 12 settembre Johnson avrebbe anche battezzato il suo ultimo figlio, il piccolo Wilfred nato il 29 aprile scorso. Una cerimonia top-secret, di cui non è mai filtrato il luogo, «senza ricevimento, svolta davanti a pochi presenti», come diceva una fonte ai tabloid inglesi a inizio settimana. Che il battesimo si sia svolto nella magione di Lebedev? È curioso che, se si consulta il sito Flightradar24, nel traffico di aerei da Londra e verso Perugia in quel weekend, sabato 12 settembre alle 15.34 arrivi anche un mini- jet da St. Tropez.
Lebedev e Johnson hanno un solido legame decennale: si sono conosciuti nel 2009, quando il primo frequentava la “Spice Girl” Geri Halliwell e il secondo era sindaco di Londra. Quello stesso anno, Lebedev compra il quotidiano della capitale Evening Standard insieme al papà ed ex spia del Kgb, Aleksandr. Da allora, Evghenj e Boris non si sono più lasciati: Lebedev ha persino un cane col nome di battesimo del primo ministro.
Nel 2012, Johnson (ancora sindaco di Londra) si reca a Perugia interamente a spese di Evghenj, dal jet privato ai taxi, e nel 2019 festeggerà con il milionario russo anche il trionfo alle elezioni. Quest’anno, invece, Johnson ha nominato Evghenj addirittura “Lord”, rendendolo il primo membro russo- britannico della Camera alta del Parlamento britannico. Lebedev non ha risposto alle nostre richieste di contatto.