Corriere della Sera, 21 settembre 2020
Biografia di Amy Coney Barrett
Donald Trump ha annunciato l’intenzione di nominare una giudice donna per il posto alla Corte Suprema che Ruth Bader Ginsburg ha occupato fino a sabato scorso. La favorita sembra Amy Coney Barrett, 48 anni, sette figli, due dei quali adottati, cattolica fondamentalista e anti abortista. Il presidente l’avrebbe designata già nel luglio del 2018 per sostituire il dimissionario Anthony Kennedy. Ma i consiglieri dello Studio Ovale verificarono che non avrebbe superato il vaglio del Senato. In quella fase i repubblicani potevano contare su una maggioranza con soli due seggi di scarto (51 a 49). Ma le moderate Lisa Murkowski e Susan Collins fecero sapere che avrebbero affossato la candidata Barrett. Così alla fine Trump puntò su Brett Kavanaugh, dicendo di «aver voluto preservare Amy per la successione di Ginsburg».
Barrett restò nel Settimo distretto della Corte d’Appello, a Chicago, dove era arrivata nel 2017, su indicazione della Casa Bianca. Ora sembra essere arrivato il momento per il grande salto. La prevalenza dei repubblicani al Senato è più ampia (53 a 47) e Trump sta trasformando la campagna elettorale in uno scontro «epocale» tra i «difensori della tradizione» e i «socialisti nemici dell’identità americana». La figura di Coney Barrett calzerebbe alla perfezione. Nata a New Orleans, laureata con il massimo dei voti alla Notre Dame Law School nell’Indiana, comincia come assistente giudiziaria a Washington, per un anno alla Corte Suprema con Antonin Scalia, da cui assorbe i principi della «dottrina originalista»: la Costituzione non va interpretata, ma applicata alla lettera. In seguito alterna l’attività di avvocato a quella di docente universitaria. Aderisce a un’associazione Pro Life e si fa notare per la sua severa posizione anti-abortista: è tempo di modificare, se non abolire la sentenza Roe v. Wade, che dal 1973 autorizza l’interruzione di gravidanza.
Trump starebbe considerando anche Barbara Lagoa, 52 anni, di Miami, figlia di immigrati cubani, giudice federale ad Atlanta: conservatrice, ma con un approccio più morbido. Il Senato ratificò la sua nomina con un voto trasversale: 80 a favore, 15 contrari. Amy Coney Barrett passò con un margine più ristretto: 55 a 43.