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 2020  settembre 20 Domenica calendario

Tutte le misure ai seggi elettorali

Documento valido, tessera elettorale e mascherina obbligatoria. Questo il kit indispensabile dell’elettore, con cui tra oggi e domani ci si dovrà presentare al seggio per la prima chiamata alle urne nell’era del Covid-19, che coinvolgerà più di 46 milioni di italiani (altri 4,5 milioni sono i residenti all’estero, che votano per corrispondenza) in 61.622 sezioni tra referendum, regionali, comunali e suppletive del Senato.
Con nuove e precise regole di comportamento dettate dall’emergenza pandemia e stilate da ministero dell’Interno e della Salute. La prima, da applicare rigorosamente prima di uscire: chi ha febbre oltre i 37 gradi e mezzo o sintomi sospetti come tosse, mal di gola e difficoltà respiratorie, deve restarsene a casa. Idem se si è stati in quarantena o in isolamento domiciliare negli ultimi 14 giorni o si è entrati in contatto con persone risultate positive ai test, per non esporre gli altri a possibili contagi.
All’ingresso del seggio non verrà misurata la temperatura, però si raccomanda di farlo da sé, prima di avviarsi. Onde evitare assembramenti, specie dove sono ospitate più sezioni, sono previste aree di attesa all’esterno. Gli accessi verranno contingentati da volontari della Protezione civile, con precedenza ai soggetti più deboli, come anziani e donne incinte. Stabiliti percorsi distinti di ingresso e uscita per evitare incroci pericolosi tra chi va e chi viene. «Andate pure a votare,dal punto di vista sanitario non ci sono rischi», invita fiducioso il viceministro della Salute Pierpaolo Sileri. «Un seggio elettorale, in queste ore, è uno dei luoghi pubblici più sicuri». E su Twitter lancia l’hashtag #votosicuro.
La mascherina sul viso è di rigore, per chiunque, senza eccezione alcuna. Dentro, i componenti del seggio, distanziati tra loro di almeno un metro, saranno muniti anche di guanti per lo spoglio delle schede. Durante le operazioni dovranno disinfettare spesso le mani e le superfici. Imponenti perciò le forniture sanitarie: distribuiti 15,1 milioni di mascherine chirurgiche, 3,4 milioni di guanti e 315 mila litri di gel idroalcolico. Con cui l’elettore dovrà strofinarsi le mani tre volte.
Sulla porta, prima di entrare. Quindi si avvicinerà al banco degli scrutatori e, tenendosi a debita distanza di sicurezza, ovvero due metri, si abbasserà la mascherina per farsi identificare, a scanso di imbrogli e scambi di persona. Prima di ricevere scheda e matita, gli verrà chiesto di ripetere l’operazione «mani pulite».
Dopo aver votato, per referendum, regionali e comunali, sarà lo stesso elettore a infilare la scheda nell’urna. Per le suppletive del Senato in Veneto e Sardegna sarà invece compito del presidente di seggio (o di chi ne fa le veci) staccare il tagliando antifrode e inserire la scheda nella fessura dello scatolone.
Restituita la matita, che verrà sanificata ad ogni uso, e ripresi i documenti, prima di lasciare il seggio l’elettore è invitato a detergersi le mani per la terza e ultima volta. Per chi è in quarantena o positivo al coronavirus e ne ha fatto richiesta al Comune è previsto il voto a domicilio: riceveranno la visita di un addetto in camice, guanti e visiera trasparente. Seggi speciali sono stati allestiti negli ospedali con almeno 100 posti letto.