Questo sito utilizza cookies tecnici (propri e di terze parti) come anche cookie di profilazione (di terze parti) sia per proprie necessità funzionali, sia per inviarti messaggi pubblicitari in linea con tue preferenze. Per saperne di più o per negare il consenso all'uso dei cookie di profilazione clicca qui. Scorrendo questa pagina, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all'uso dei cookie Ok, accetto

 2020  settembre 19 Sabato calendario

La Sicilia introduce il superbonus per il matrimonio

Sposarsi conviene. Almeno in Sicilia. La Regione presieduta da Nello Musumeci ha introdotto il bonus matrimonio. Un investimento complessivo di 3,5 milioni di euro che permetterà alle coppie che si presenteranno all’altare di riceverne 3 mila. La misura, oltre a tutelare le nuove unioni, consentirà di rilanciare il settore del wedding, messo a dura prova dalla pandemia.
Il beneficio riguarderà i riti religiosi e civili celebrati nell’isola. I criteri e le modalità di esecuzione degli interventi di sostegno saranno approvati con un decreto dall’assessore regionale alla Famiglia, Antonio Scavone, e dal vicegovernatore con delega all’Economia, Gaetano Armao.
«Si tratta di una misura che mira ad attenuare gli effetti della crisi da Covid 19», ha spiegato Scavone. «Basti pensare che, secondo i recenti dati dell’Istat, si stima che i matrimoni annullati in Italia per effetto dell’epidemia siano stati circa 70 mila. L’obiettivo è dare un incentivo concreto e immediato alle imprese del settore e a tutte le coppie di sposi».

Gli operatori del wedding, dagli organizzatori di cerimonie ai responsabili del catering, sino ai fotografi e ai fioristi, è stato tra i più colpiti dal lockdown. Negli ultimi anni il comparto aveva registrato un successo crescente, soprattutto per la domanda internazionale di location in alcune regioni del Sud, Sicilia compresa. Poi è arrivato il Covid. Con conseguenze economiche devastanti. L’erogazione del contributo da parte della giunta di centrodestra di Musumeci, già nel 2020, dovrebbe garantire una ripresa del fatturato delle aziende del settore, con un impatto consistente relativo all’ammontare della dotazione finanziaria destinata alla misura.

«Si stima che il nostro contributo di 3,5 milioni di euro riuscirà a sviluppare un fatturato complessivo di circa 40-50 milioni sino alla durata della misura di sostegno, e cioè sino al 31 luglio 2021», ha sottolineato Armao. «Non va trascurato che la stima degli introiti che ne deriveranno per l’erario regionale è pari, se non superiore, alla somma stanziata dal governo Musumeci, oltre a considerare la riattivazione dell’indotto occupazionale legato alla realizzazione e allo svolgimento di questa tipologia di eventi». La Sicilia non è stata l’unica regione italiana ad aver introdotto il bonus matrimonio. Lo scorso 17 agosto la Puglia ha pubblicato un bando che prevede un incentivo di 1.500 euro per coprire parte dei costi sostenuti dalle coppie che si sposano entro la fine dell’anno.
Stessa misura adottata dalla Sardegna, che ha previsto un’erogazione di 4 mila euro per chi celebrerà le nozze nell’isola entro dicembre. Col bonus sardo, in particolare, sono finanziabili le spese di catering, gli abiti da cerimonia, gli addobbi floreali, i wedding planner e l’affitto della sala e dell’automobile per il giorno delle nozze.