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 2020  settembre 19 Sabato calendario

Periscopio

Tutti i giornalisti finiscono, per via del loro mestiere, inevitabilmente per essere allarmisti; è il loro modo di rendersi interessanti. Arthur Schopenhauer.
Marco Travaglio, che sta al governo Conte come Ugo Intini al governo Craxi, da giorni spara cannonate contro chi (da Prodi e De Benedetti) osa parlare di altri esecutivi. Augusto Minzolini. Il Giornale.

Il governatore della Campania, Vincenzo De Luca, è diventato un personaggio. A tal punto che nemmeno il comico Mario Crozza riesce a eguagliarlo. L’originale è molto meglio dell’imitazione. Bruno Vespa. QN.

Il Pd sembra un partito che va a diesel: questa però è una cosa che porta bene, perché tutto quello che ho fatto nella mia vita non l’ho fatto grazie al partito ma nonostante il partito. Mi hanno sempre rotto le scatole. Vincenzo De Luca, governatore della Campania. Adnkronos.

Indro Montanelli sbattè la porta del Giornale quando Berlusconi si candidò in base a questo ragionamento: con la tua entrata in politica, se scrivo bene di te, sarò un servo; se scrivo male, un ingrato. Impeccabile. Sbagliò invece ad andare via d’impeto, fondando la Voce e abbracciando un antiberlusconismo feroce. I suoi lettori non capirono. Mario Cervi (Giancarlo Perna). Libero.

Viviamo in un paese in cui la qualunque può ereditare 20 milioni di euro in un colpo solo, una megacasa milionaria, un appartamento da un milione di euro all’anno (pari a 100 appannaggi di olgettine), affittare uno yacht da 60 mila euro a settimana per scorazzare lei e la sua fidanzata nel Mediterraneo con seguito di paparazzi. E così sputare in faccia alla miseria degli italiani. Marcello Veneziani. LaVerità.

Una stampa indipendente non è un ideale liberale, né un ideale progressista. È un ideale americano. Bari Weiss, giornalista Usa che si è dimessa dal New York Times per protesta contro le censure del politically correct.

Bachelard nel suo Psicanalisi delle acque indaga il momento magico in cui l’immaginazione trasforma un elemento naturale, l’acqua, nella materia libera del sogno e della creazione. La nostra discesa in barca lungo il Po rimanda a Caronte, Narciso, Ofelia, al cigno di Leda. Il fiume leviga il mondo, stacca le cose solide e le trascina via. Per lui i nostri giorni non sono altro che polline di pioppo. Alla gente importano soldi e salute, importa essere amata. Al Po basta la continuità. Davide Bregola. Il Giornale.

Quando si delegano funzioni politiche a un altro corpo, quel corpo diventa politico. Perciò la magistratura, per delega della politica, fa parte del sistema di governo del paese. Luciano Violante, già presidente della Camera, Pds. LaVerità.

La Chiesa ha paura di parlare del demonio perché è impopolare. I frequentanti si riducono numericamente e la Chiesa, sbagliando, ha come timore di turbare e perdere altri fedeli. E non propone più, come invece facevano i preti di una volta, una riflessione sul male. Pupi Avanti, regista (Davide Milani). Quotidiano nazionale, QN.

Voto 8 – Michel Onfray – Nel saggio «Teoria della dittatura» il filosofo francese analizza il totalitarismo moderno: «Distruggere la libertà; impoverire la lingua; abolire la verità; sopprimere la storia; negare la natura, propagare l’odio; aspirare all’Impero». E condanna la pratica dell’utero in affitto e le teorie gender spacciate come «progresso». Seguace di papa Francesco? No, sono edonista ateo. Stefano Lorenzetto, Arbiter.

Sono giorni in cui il grande corridoio della Camera, abitualmente deserto, si riempie di cronisti, faccendieri, deputati in pensione, massoni, scolaresche in visita, lobbisti, parenti dei commessi. Aldo Cazzullo e Fabrizio Roncone, Peccati immortali. Mondadori, 2019.

La riunione con i vertici sindacali si svolse avendo dall’altra parte del tavolo uno squadrone di almeno 15 persone, con al centro il leader dell’Unione sindacale giornalisti Rai (da qui, Usigrai) Vittorio Di Trapani, un Gesù attorniato dai discepoli, abituato a fare la voce grossa senza alzare la voce. Nei suoi confronti, era palpabile una devozione che non ho mai visto concentrarsi su nessuno dei vari referenti dei comitati di redazione frequentati in carriera, nemmeno su Raffaele Fiengo trascinatore, a cavallo di due secoli, del Cdr del Corriere della Sera. Carlo Verdelli, Roma non perdona. Feltrinelli, 2019.

Gli elettori del Nord (Lombardia, Emilia e Veneto), in base al loro voto, giudicavano bene quanto fatto per le imprese dal governo uscente; benissimo il ministro Calenda. Sperano che il Jobs act e la legge Fornero non siano aboliti. Pensano che sarebbe un disastro se l’Italia lasciasse l’euro e uscisse dall’Europa. Cosa hanno votato? Lega! Che vuole abolire il Jobs act e la legge Fornero e farebbe volentieri a meno dell’euro e dell’Europa. Ugo Targetti. il venerdì.

Gli accademici italiani in Germania sono ormai un piccolo esercito, oltre 3 mila. È una delle comunità straniere più grandi. Nel 2000 gli italiani che venivano in Germania con una borsa di studio erano 402, nel 2012 erano già quasi cinque volte tanto, 1.836. Edith Pichler, sociologa dell’Università di Potsdam, massima esperta di emigrazione italiana in Germania. Tonia Mastrobuoni, il venerdì.

La colpa, secondo me, non è di Zuckerberg, detto anche Mister Like che fa mercimonio dei nostri dati personali. È di noi imbecilli, che di personale non abbiamo più niente: prima condividiamo viaggi, nuovi acquisti, foto in sala parto e selfie sul water, e poi ci lamentiamo se le informazioni girano. Siamo diventati dei mostri, ammettiamolo, e perciò ci mettiamo in mostra. Dario Vergassola, comico. il venerdì.

Per un periodo felicissimo della mia vita ho avuto a mia disposizione quattro valigie sempre pronte, due per i climi freddi e due per i climi caldi, giacché non potevo cosocere in anticipo la mia destinazione. Alberto Ronchey e Pierluigi Battista, Il fattore R. Rizzoli, 2004.

Alla necropoli vaticana accedono circa 62 mila persone l’anno, a gruppi di dieci e per non più di un’ora e mezza. Il numero chiuso si è reso necessario perché ogni individuo emette calore come una lampadina a incandescenza da 120 watt, quindi fa diminuire l’umidità e altera il microclima. Inoltre crea degrado, portando le spore con le suole delle scarpe. Ecco spiegata la speciale illuminazione germicida per scongiurare la crescita di microfunghi e di alghe nel sito archeologico. Ci siamo dovuti rivolgere agli stessi restauratori che hanno avuto in cura la tomba di Nefertari in Egitto. Pietro Zander, archeologo vaticano (Stefano Lorenzetto, scrittore). Corsera.

Il romantico contempla le stelle. Il cinico le conta. Roberto Gervaso.