Questo sito utilizza cookies tecnici (propri e di terze parti) come anche cookie di profilazione (di terze parti) sia per proprie necessità funzionali, sia per inviarti messaggi pubblicitari in linea con tue preferenze. Per saperne di più o per negare il consenso all'uso dei cookie di profilazione clicca qui. Scorrendo questa pagina, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all'uso dei cookie Ok, accetto

 2020  settembre 19 Sabato calendario

Di Maio, i voli, le auto blu e lo staff

Ho fatto una cosa di cui mi vergogno molto: sono andato sul sito della Presidenza del consiglio, alla voce voli di Stato. Volevo controllare. Ero come un grillino, forse avevo anche gli occhi iniettati di sangue. E compulsavo tutti questi voli di Stato di Luigi Di Maio («dopo trent’anni vedremo cancellati i voli di Stato, anche così si è rivoluzionari», egli medesimo, 19 maggio 2018), a Bruxelles, a Istanbul, al Cairo, a Tunisi, a Berlino, a Belgrado, a Riad, a Sofia, a Parigi eccetera, e pensavo a quanto caspita ci costa questo benemerito alfiere della casta. Poi sono andato su Google, ho scritto Di Maio e auto blu («le auto blu sono il male assoluto, se mi vedete in auto blu linciatemi», egli medesimo, 21 marzo 2013), e c’era il blu dipinto di blu, Di Maio vestito di blu nell’auto blu, e dentro di me tambureggiava un urlo: onestà onestà. E la sapete una bella? Di Maio ha uno staff personale, al ministero degli Esteri, da 710 mila euro l’anno (fra i suoi predecessori, Moavero 200 mila, Gentiloni 468 mila, Bonino 320 mila). Ero in preda all’istinto di aprire Di Maio come scatoletta di tonno, ma poi, santo cielo, sono rinsavito. Mi sono detto: e come diavolo deve andare un povero ministro degli Esteri a Riad e Parigi? Coi low cost? Deve essere veloce, sicuro, agile negli spostamenti. E mi sono detto: e come diavolo si muove, se non con l’auto blu? Lo lasciamo alle grinfie del primo matto che passa? Quanto allo staff, che diamine, la politica costa! Così si fa, come ai bei tempi del pentapartito! A proposito: com’è quella che ripete ogni giorno, ministro? Chi vota No sceglie la vecchia politica? Coraggio, ancora un ultimo sforzo.