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 2020  settembre 19 Sabato calendario

Il guru bipartisan Daniel Fishman

C’è un filo, anzi un volto, che collega Maurizio Mangialardi, ex diessino che difende il centrosinistra nelle Marche e Raffaele Fitto, alfiere della destra in Puglia. Ed è il volto bonario di un 58enne inglese trapiantato in Italia in tenera età: lui si chiama Daniel Fishman e di mestiere fa il “rigeneratore” di politici. Fishman è lo spin doctor che nel 2019 stava dietro Marsilio alle Regionali abruzzesi e all’inizio del 2020 alle spalle di Bonaccini nella disfida emiliana passata alla storia come il successo della “resistenza” rossa all’avanzata salviniana. Un alchimista della comunicazione che non sta a sottilizzare sul colore politico del cliente. E che stavolta fa l’abbinata sinistra-destra nella stessa tornata elettorale: con la prima ad Ancona, con la seconda 400 chilometri più a sud. «Cosa c’è di strano? Sono un professionista e, come un avvocato o un commercialista, svolgo al meglio il mio compito al di là delle idee di chi mi affida l’incarico: punto a valorizzarne il messaggio».
Fishman, anzi, fa del trasversalismo un metodo: nella sua società, denominata Consenso, i creativi sono divisi in coppie e ci sono le coppie progressiste e quelle conservatrici. Lui le inverte a seconda del candidato: il duo di sinistra “cura” il politico destrorso e viceversa. «Così i miei collaboratori sono quasi costretti a cercare il punto di forza del cliente». Elementare, Watson.
Tutti lo cercano e tutti lo vogliono, Fishman, specie dopo la vittoria di Bonaccini, uno che dalla campagna elettorale invernale è uscito con una riconferma – balsamica per il governo – ma anche con un nuovo look da hipster: «Non siamo stati noi a scegliere lo stile di Stefano, noi lo abbiamo reso un’icona. E tale è se a distanza di mesi tutti parlano dei suoi occhiali a goccia», sottolinea Fishman.
E per Fitto, adesso, stessa strategia. L’ex forzista ha abbandonato la grisaglia ministeriale e il taglio da seminarista: nel video “emozionale” prodotto da Consenso lo vedi con la giacca sopra la t-shirt bianca e capelli lunghi da rocker mentre racconta del sogno mancato di fare il calciatore. «A Fitto ho consigliato di tornare giovane, di fare semplicemente Raffaele. Il resto è nato dai suggerimenti della moglie...», dice ancora il comunicatore bipartisan. Sul look di Mangialardi nessun intervento: lì l’invito è stato quello di fare una campagna local, sui problemi dei marchigiani, per contrastare l’onda mediatica di Giorgia Meloni che spinge il rivale Acquaroli.
Territorio, temi, target: attorno a questi tre fattori costruisce le sue campagne elettorali Consenso, che si avvale del contributo di un esperto di flussi elettorali quale Fabrizio Masia, direttore di Emg Acqua. Le consulenze, formali o informali, sono molteplici. E si estendono ai candidati di alcuni dei centri più grandi coinvolti dalle amministrative, da Bolzano a Imola. Si sussurra che Fishman abbia dato qualche consiglio pure alla leghista toscana Susanna Ceccardi: «Ci vengono attribuite tante campagne...». Di certo, in riva all’Arno, la sua società non offre i suoi servizi al candidato di centrosinistra Eugenio Giani, che ha scelto un gruppo di spin-doctor fra cui gli americani di Social Change: «Ma noi difendiamo la sensibilità creativa italiana contro i modelli di importazione», sorride sornione Fishman. Accendendo, dietro le quinte della campagna elettorale, il derby internazionale degli esperti di marketing politico.