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 2020  settembre 09 Mercoledì calendario

Biografia di Massimo Bochicchio

La presunta truffa finanziaria dell’anno, esplosa in estate, con oltre 30 milioni di euro volatilizzati a Londra, è nata in un ufficio di Holborn, nel cuore elegante di Londra a due passi dal British Museum. Ma tutte le strade riportano a Roma: le strade di Massimo Bochicchio, il finanziere che ha raccolto decine di milioni da vari investitori e ora è stato trascinato in Tribunale per non averli restituiti, partono da un lussuoso appartamento a Holland Park, polmone verde del quartiere di Kensington che ospita tra le più sfarzose abitazioni di Londra (tra gli altri, le rockstar Keith Richards e The Edge, il magnate della F1 Bernie Ecclestone hanno case in zona). Qui, nel suo breve soggiorno londinese come allenatore del club di calcio Chelsea FC, ha vissuto pure Antonio Conte, l’attuale tecnico dell’Inter, e oggi anche principale vittima della truffa. Bochicchio viene descritto come un simpaticissimo socialite da chi ha avuto modo di frequentarlo. Oggi nessuno sa dove sia: c’è chi dice che sia fuggito a Hong Kong dopo lo scoppio dello scandalo; e chi invece lo dà rientrato in Italia, dove è un uomo libero e senza alcun procedimento con la giustizia. Anche a Londra Bochicchio è, almeno per ora, un uomo libero. E tecnicamente lo è anche in UK, dove non è stato condannato per truffa, ma per ora gli è stata recapitata solo un’ingiunzione di pagamento.
La rete di conoscenze, vere o millantate (come i rapporti con la Pirelli e con Marco Tronchetti Provera) è stata tutta messa in piedi negli anni in cui Bochicchio ha lavorato in HSBC a Londra, la più grande banca inglese, dal 2006 al 2012: il banchiere italiano aveva lavorato anche a strutturare derivati per molte città della Campania. Erano gli anni in cui HSBC e le grandi banche straniere avevano emesso decine di prodotti esotici per aiutare le traballanti finanze degli enti locali. Messosi in proprio, Bochicchio  ha fatto di Roma il centro dei suoi interessi: la capitale è dove abitava, con la moglie, Arianna Comelli, e i figli. E passava le vacanze tra la sua casa di Cortina e Capalbio, dove affittava una villa nella Tenuta La Sacra di proprietà di Carlo Puri Negri, l’immobiliarista creatore della Pirelli Real Estate (oggi Prelios), altre due località frequentate dalla upper class romana. E infatti residenza a Roma hanno anche gli altri sfortunati investitori finiti nella rete della Kidman Asset Management: figurerebbero, senza conferme per ora, i nomi di Luca Formilli Fendi, uno degli eredi dell’impero romano del lusso; Pierfrancesco Rodriguez Boccanelli, il cui nonno era stato il più grosso concessionario Mercedes in Italia, e cognato acquisito della famiglia Formilli. Tra gli altri coinvolti ci sarebbe stato anche l’autista dei vip Francesco Palazzi, personaggio già noto alle cronache: ex bodyguard e oggi imprenditore di una società di eventi e gestione NCC, Palazzi aveva sposato la figlia di Marcello Lippi, l’ex commissario tecnico della nazionale e stratitolato allenatore della Juventus. Nel 2014 finì coinvolto nello scandalo degli NCC della Versilia: utilizzava licenze irregolari. E per autorimessa, obbligatoria in caso di noleggi con conducente, in due casi aveva indicato la villa del suocero, all’oscuro dell’intero raggiro.
Man mano che si scava, la vicenda Bochicchio assomiglia a quella di un nuovo, secondo, Madoff dei Parioli. Il primo caso fu Gianfranco Lande, il consulente finanziario che ingannò decine di personaggi famosi della capitale, condannato nel 2016, per una truffa da 170 milioni di euro.