Corriere della Sera, 7 settembre 2020
La bambina con nove nonni
CARBONIA Sofia è al mondo da tre giorni (capelli neri decisi come mamma Annalisa, occhi orientati sul turchese vago, da papà Marcello) e non può sapere che è fra le bimbe che hanno più nonni, 9: semplici, bis, tris, diretti e acquisiti. Antonio, Teresa, Fabienne, Giulietta, Flavio, Vincenzo, Anna, Mirella e Delia, dai 46 anni della nonna più giovane (Fabienne) ai 94 della trisavola Delia. Cinque generazioni.
«Certo non le mancherà l’affetto», Annalisa Pilo, la mamma, è raggiante: già ieri ha potuto lasciare il reparto maternità dell’ospedale Santissima Trinità a Cagliari ed è ritornata a casa a Carbonia. «Non aspettava la sorpresa – riferisce bisnonna Giulietta – una festicciola in famiglia. C’eravamo quasi tutti».
Annalisa 23 anni, ha conosciuto il compagno Marcello Piras, 26, nel 2012. «Amore fulmineo, non avevo ancora 15 anni, lui 18». Con suggello su Facebook, pochi mesi dopo: «Sei stupenda amore mio, grazie di esistere, tu mi rendi la persona più felice al mondo». Non era un amoretto da adolescenti: «Stavamo insieme da più di 6 anni, quando nel 2018 abbiamo deciso di mettere su casa. Siamo consapevoli che è una scelta non facile, di questi tempi. Ma abbiamo sempre avuto il desiderio di un figlio e Sofia l’abbiamo fortemente voluta. Adesso che c’è possiamo dirlo: è una gioia immensa».
Marcello lavora in una piccola industria alimentare a Sant’Antioco, ogni giorno 25 chilometri su e giù con l’auto; Annalisa ha fatto un corso per estetista, avrebbe voluto aprire un’attività, lo farà quando il Covid avrà concesso uno spiraglio. Riflessione fra nonna Fabienne e bisnonna Giulietta: «Una volta ci si sposava prima dei 20 anni. Al giorno d’oggi c’è un allungamento della vita ma si ritarda anche dell’età del primo parto. E soprattutto manca il lavoro, i giovani stanno insieme tuttavia non se la sentono di mettere al mondo bambini. Annalisa ci aveva confidato ridendo: «Al corso preparto hanno più o meno tutte l’età di mamma». Ma lei era decisa, lo diceva da anni: io non voglio aspettare ad avere 30 anni, voglio godermeli i figli».
La conta dei nonni è un po’ complicata, un dedalo di nomi e intrecci di parentele. Sofia, per parte del padre Marcello, è nipote di Antonio Piras, 58 anni, e Teresa Piccioni, 54. Le ascendenze di antenati viventi della famiglia Piras/Piccioni si fermano lì. Assai più folto è l’albero genealogico di mamma Annalisa: nonna materna Fabienne Mocci, 46 anni, madre a 23; bisnonni materni Giulietta Fanuzza, 65 (madre a 19) e Flavio Berrini, 77 (acquisito); bisnonni paterni Vincenzo Pilo, 79, e Anna Corda, 77. Infine le trisavole Mirella Pili, 86, mamma a 20 anni) e Delia Trudu, 94, lucidissima:«Chi l’avrebbe mai detto? Sono felicissima».
Fondata nel Ventennio con progetti e illusioni di autarchia da materie prime e 10 mila che lavoravano in miniera, Carbonia è oggi epicentro di un’area in forte crisi dopo lo smantellamento delle miniere, negli anni Settanta: 27 mila abitanti, più del 30 per cento ultrasessantacinquenni, 14 centenari (Maria Luisa Cossu i giorni scorsi ha festeggiato i 105), i giovani hanno ripreso ad emigrare, nascono sempre meno bambini.
Perciò «l’arrivo di Sofia – può dire Loredana La Barbera, assessora comunale ai servizi sociali – è un evento speciale, di buoni auspicio per la città».