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 2020  settembre 04 Venerdì calendario

Mara Venier: «Ho vinto le paure della diretta»

C’è chi ha l’ansia di stare lontano dal video e chi ha quella di tornarci. Mara Venier appartiene genuinamente alla seconda categoria. «A me sembra di essere stata in onda fino a ieri, invece già ripartiamo. Ma Domenica In è casa, non la posso rifiutare».
Il 13 settembre torna a casa, quindi.
«L’idea era cambiare la formula, ma l’ultima edizione ha avuto un tale affetto del pubblico da farmi capire che eravamo sulla strada giusta. Ci sarà più attualità: si rifletterà sul fatto della settimana».
Cosa voleva cambiare?
«Pensavo di richiamare la compagnia di giro delle mie prime domeniche, anche per stare meno sotto i riflettori. Vedremo. La prima puntata vorrei si ricollegasse alla prima, così avrò di nuovo ospiti Romina Power e Loretta Goggi, con cui avevo chiuso a giugno: era stata una bella chiacchierata tra tre amiche».
Le fa effetto tanto successo quando, anni fa, in Rai pareva non esserci più posto per lei?
«Sono stata molto delusa allora. Ogni direttore ha il diritto di fare scelte ma c’è modo e modo. Mi sono sentita umiliata: il direttore Leone mi aveva liquidata dicendomi “ci vediamo la prossima settimana” e poi non l’ho più sentito. Tramite il mio agente ho capito che, in pratica, avevo fatto il mio tempo. Avevo già 60 anni. Da allora non ho mai chiesto di tornare. Il mio rientro a Domenica In è stato casuale».
Sono stati anni difficili?
«Non soffrivo per non avere un programma ma perché mia madre stava molto male. E se quando va tutto va bene il telefono squilla sempre, in quei momenti c’era il vuoto».
Una telefonata è poi arrivata: di Maria De Filippi.
«Mi ha teso una mano in un momento terribile. Non ci sentiamo spesso ma le voglio davvero bene: lavorare quando stavo vivendo quel dolore lancinante è stato ossigeno. Dovevo restare per una puntata a Tu si que vales, sono rimasta tre anni. E mi manca molto quel gruppo di lavoro».
Vorrebbe averla ospite ora?
«Lo scorso anno doveva venire ma poi la Rai bloccò la cosa, non ho mai ben capito perché. Maria ci rimase male e io ancora di più, ma non dispero e mi auguro possa venire adesso, lo vorrei tanto».
Quindi non credeva di tornare a «Domenica In»?
«Non ci pensavo proprio. Mi divertivo a Mediaset, dove ho tuttora rapporti di amicizia con tutti, compreso Piersilvio. Lì ho anche guadagnato un pubblico giovane a cui devo la mia seconda carriera».
Diceva di «Domenica In»
«Per me era impensabile tornarci. Poi un giorno in treno mi trovo seduta vicino a Orfeo che mi dice: cosa aspetti a tornare a casa? Pensavo fosse una battuta; una settimana dopo lui e Teodoli mi hanno offerto Domenica In. Maria mi ha detto: falla».
L’ultima edizione è stata quella del Covid.
«L’ho fatta per il pubblico, che negli anni mi ha dato tanto, ma le prime domeniche ero morta di paura: tra una pubblicità e l’altra piangevo. Non bastasse, mi sono rotta un piede di domenica: ero in onda con un dolore atroce».
Si è arrabbiata quando Gianni Ippoliti, in tv ha fatto ironia sul suo incidente.
«Arbore, che è un maestro, mi ha insegnato che si può fare ironia su tutto ma non sulle malattie, le disgrazie e l’età. E, arrivata alla mia, non faccio più finta di niente».
Altri ospiti della prima puntata?
«Favino. In Hammamet mi ha fatto impressione: era Bettino (Craxi, ndr.), rivedevo lui. Eravamo in ottimi rapporti».
Che effetto le fa vedere la sua Venezia vuota?
«Da sei anni, da quando è mancata mamma, non ci torno. Ho paura di essere sopraffatta dal dolore. Ora me lo sono promessa: devo tornare».