Corriere della Sera, 3 settembre 2020
Scoppia la febbre del rame
In Cina è corsa al rame. Primo Paese colpito dal Covid, il gigante tenta ora di guidare la ripresa economica mondiale. Nell’ultimo mese le importazioni cinesi di materie prime – tra cui metalli, petrolio e soia – hanno superato le esportazioni per oltre un milione di tonnellate. Oltre a cavi, tubazioni per riscaldamento, acqua e gas, il rame è essenziale per la costruzione di batterie di auto elettriche e per la produzione di energia rinnovabile.
Rispetto al 2019 l’import di rame in Cina è cresciuto dell’81,5% con un netto aumento delle quotazioni, attorno ai 6.800 dollari per tonnellata (+56% dai minimi di marzo). La crescita dei prezzi incide anche sui corsi dei titoli delle società minerarie quotate in Borsa: l’americana Freeport oggi viaggia sui massimi a 16 dollari per azione dopo aver toccato il minimo a 5,31 dollari in pieno periodo di lockdown (lo scorso marzo). Nello stesso periodo il titolo della società mineraria Glencore è passata dalle 112 sterline di marzo alle 174 di oggi. Se da un lato la forte domanda cinese di materie prime aiuta l’industria metallurgica a smaltire le scorte accumulate durante il lockdown, dall’altro l’aumento dei prezzi rischia di metter in difficoltà l’Occidente. La crescita degli acquisti in Cina di rame e minerale di ferro è dovuta all’espansione manifatturiera registrata da maggio.
Ad agosto l’indice Pmi, elaborato da Markit/Caixin, è salito a 53,1 punti dai 52,8 punti di luglio. Il dato si conferma per il quarto mese consecutivo sopra la soglia di 50 punti, segnale di una fase espansiva per il settore manifatturiero cinese. La rinascita del metallo rosso ha anche ragioni industriali, visto che è largamente impiegato per la costruzione di auto elettriche. Con il Recovery Plan europeo e gli incentivi all’acquisto di veicoli elettrici (in Italia il «bonus» per le e-car arriva fino a 10 mila euro) è probabile assistere a una crescita. I primi segnali di svolta si sono visti in questi giorni: secondo i dati Anfia, nel mese di agosto, in Italia, le immatricolazioni di auto elettriche e ibride sono cresciute del 241% (+49% da inizio anno).