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 2020  settembre 02 Mercoledì calendario

I simboli legali dei nuovi seguaci di Hitler

L’ossessione per la mitologia nordica e l’impossibilità di mostrare in pubblico insegne naziste hanno prodotto un florilegio di simboli «legali» con cui i nuovi seguaci di Hitler e compagnia bella si vogliono far riconoscere in Europa. Avrebbero voluto omaggiare i «maestri» issando ancora svastiche e inneggiando alle SS, ma i movimenti e i partitucoli di estrema destra hanno dovuto arrendersi, tenendosi croci uncinate, Sig Heil e aquile per i tatuaggi e le occasioni private. Restano alla luce le combinazioni di «8», come 88 che significa «Heil Hitler», perché la lettera «H» è l’ottava dell’alfabeto.
Si mimetizzano per sembrare innocui, e per non avere fastidi legali, ma anche per operare nella società senza tema di essere fermati prima iniziare. Ed ecco che l’operazione di restyling prosegue (a dicembre il Movimento nazionale socialista americano ha sostituito la svastica alla Othala) e le formazioni europee si sono «ripulite», per quanto possibile. Beninteso, i nazisti contemporanei non hanno inventato nulla, si sono limitati a copiare. Copiano e rielaborano il corredo del Terzo e Reich e danno nuovo colore alle ossessioni di Himmler. Come il Movimento di resistenza nordica attivo in Nord Europa (Finlandia, Norvegia, Islanda e Danimarca) con la testa in Svezia. L’apparentemente innocua freccia stampata su campo verde delle loro bandiere altro non è che quella indossata sulla manica sinistra dell’uniforme delle SS e delle SA che avevano superato la famigerata Reichsführerschule nazista, la scuola «per lo sterminio» come la definisce il Bundeszentrale für politische Bildung. Originariamente la runa rappresentava il dio della guerra norreno, oggi è l’apologia dei metodi nazisti e della supremazioa bianca. In Ungheria, dove ogni anno si tiene, a febbraio, il raduno dei nazisti europei, ci vanno più pesanti con le svastiche, ma L’othila del Dio Odino compare ovunque (come simbolo di «germanicità veniva usata dai nazisti). Il partito Jobbik, ha dovuto cambiare logo, e renderlo meno «sospetto» per entrare in parlamento, ma i gruppi neonazisti non rinunciano al nero e al rosso e alle croci celtiche modificate. Stessa operazione la fanno in Polonia, dove per evitare di essere sciolti come il Orgoglio e Modernità(beccato mentre festeggiava il compleanno di Hitler con falò a forma di svastica), i neonazisti sfoggiano simboli più «innocui», come il disco solare e il Wolfsangel.