la Repubblica, 31 agosto 2020
Le nuove superfici del tennis ancora più veloci
Conservo ancora la réclame dei campi duri francesi che mi spedì un amico negli Anni Settanta: questi campi erano proibiti in Italia dove, per decisione della federazione, era ammesso giocare solo sul rosso. Di qui l’abitudine della lentezza di gioco che si trasferì nei gesti dei nostri migliori giocatori: De Morpurgo, De Stefani e Pietrangeli. Ora sembra che agli imminenti Us Open si siano velocizzati i campi, in quanto è cambiata la società che se ne occupa: apprendo che è stata abbandonata dopo 40 anni la DecoTurf in favore della Laykord che, con una nuova resina resistente all’umidità, dicono dovrebbe aiutare i giocatori negli spostamenti ma ha aumentato la velocità della pallina, come si è visto durante il torneo di Cincinnati. Sembra che Serena ne abbia installato uno identico nel suo giardino privato. Certo, questo è un fenomeno che va contro una sorta di rallentamento generale per ora assestato sui campi adorni di piccole frange utili a rallentare i rimbalzi delle palle. Vediamo come si adatteranno alla novità tennisti quali Berrettini che, grazie alle sue caratteristiche, di romano non ha più niente.