Il Sole 24 Ore, 29 agosto 2020
Cambiano i gusti, Coca-Cola taglia
Coca-Cola si riorganizza per far fronte al cambio dei gusti dei consumatori, sempre più salutisti e meno propensi alle bibite gassate e zuccherate. Il colosso annuncia che offrirà pacchetti per uscite anticipate ad almeno il 40% dei suoi dipendenti nordamericani. Il piano di uscita volontaria riguarda i lavoratori assunti prima del primo settembre 2017, a partire da 4.000 dipendenti negli Stati Uniti, in Canada e a Porto Rico; poi seguirà un taglio ulteriore dei dipendenti, anche se non sono stati forniti altri dettagli. Coca-Cola prevede che la riduzione del personale costerà in termini di liquidazione tra i 350 e i 550 milioni di dollari; la società ha circa 86.200 dipendenti nel mondo, di cui 10.000 negli Stati Uniti. La multinazionale del beverage ha registrato un calo degli utili del 33% nel secondo trimestre, a causa del coronavirus, e ha intenzione di creare nove divisioni che sostituiranno le attuali 17, con l’obiettivo di concentrarsi sui prodotti più popolari. Non sono comunque solo le bibite gassate a creare problemi a Coca-Cola. Di recente infatti anche le vendite di acqua imbottigliata sono in rallentamento in seguito a timori ambientali.