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 2020  agosto 27 Giovedì calendario

La discussione su topless in Francia

«Rimproverare due donne per il topless in spiaggia non ha fondamento. La libertà è un bene prezioso», dice il ministro dell’Interno, Gérald Darmanin, dopo che a Sainte-Marie-la-Mer, poco lontano dalla Catalogna, i gendarmi hanno chiesto di coprirsi a due signore che stavano prendendo il sole a seno nudo. Gli agenti sono intervenuti su invito di una famiglia infastidita perché i loro bambini piccoli erano rimasti turbati nel vedere la nudità.
«I nostri agenti sono stati maldestri ma pensavano di fare bene con un’opera di mediazione – spiega la gendarmeria in un comunicato –. Anche se nessuna ordinanza municipale vieta il topless a Sainte-Marie-la-Mer». Questo è il punto: sulle spiagge francesi stare a seno nudo è legale, a meno che un sindaco non abbia emesso un’ordinanza specifica. Per esempio, a Paris Plage, la spiaggia urbana sulle rive della Senna a Parigi, il seno nudo è punibile con una multa di 38 euro. Ma a Sainte-Marie-la-Mer, poco lontano da Saint Tropez dove il topless è nato alla metà degli anni Sessanta, come nella stragrande maggioranza delle località balneari francesi, è consentito.
Quel topless negato è solo un episodio, che però probabilmente una ventina di anni fa non si sarebbe verificato perché stare a seno nudo in spiaggia in Francia allora era frequente e abituale, nessuno avrebbe protestato e comunque nessun gendarme gli avrebbe dato retta. Che cosa è successo nel frattempo?
La polemica precedente a proposito di come si sta in spiaggia è scoppiata nel 2016, pochi giorni dopo la strage sulla promenade des Anglais: quella volta gli agenti intervennero a Nizza contro il burkini, il costume integrale indossato da alcune donne legate all’islam più radicale.
Un dirigente del Rassemblement National, Jean Messiha, vede nel caso di Sainte-Marie-la-Mer il il segno della sconfitta culturale e politica nei confronti dell’Islam. «I gendarmi possono chiedere alle donne di rivestirsi, invece provare a proibire il burkini scatena subito le accuse di discriminazioni. E qualcuno contesta ancora la sostituzione etnica e identitaria?».
Se i politici lepenisti incolpano l’avanzata dell’Islam radicale e vedono realizzarsi la «Sottomissione» oscurantista immaginata da Michel Houellebecq, altri suggeriscono spiegazioni diverse. Per la femminista Caroline De Haas, l’incidente in spiaggia è «una illustrazione come tante del controllo del corpo della donna da parte della società», un momento della nuova guerra tra i sessi.
Secondo un sondaggio realizzato dall’istituto Ifop su 5.000 donne europee, delle quali 1000 francesi, nel 1984 le francesi che stavano in spiaggia in topless erano il 43%, dieci anni fa sono scese al 28% e oggi al 20%.
C’è la paura dei danni provocati dal troppo sole ma, tra le ragioni indicate nel sondaggio, anche il timore di venire infastidite, e il disagio di esibire corpi imperfetti. Già una decina di anni fa il sociologo David Le Breton sosteneva che il topless stava andando fuori moda perché «in un mondo ossessionato dalla bellezza le donne non osano più mostrarsi in spiaggia». Ecco perché un seno nudo oggi può provocare proteste: suscita scalpore anche perché se ne vedono sempre meno.