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 2020  agosto 26 Mercoledì calendario

Il rapper che non usa le «r»

Trasformare un difetto fonetico, il rotacismo (o erre moscia), in un tratto distintivo di cui andare orgogliosi. È quello che ha fatto il rapper Davide Santamaria, classe 1992, in arte Senz’R.
«Questo nome mi rappresenta – racconta – per questo ho deciso di continuare ad usarlo. Me l’hanno dato alle scuole medie, inizialmente per prendermi in giro. Poi si è trasformato in un nickname e da quel momento nessuno mi ha più chiamato Davide. Per tutti, dai professori al liceo ai capi al lavoro, ero soltanto Senz». Dopo essersi avvicinato all’hip hop, quando si è trovato a scrivere le prime rime, intorno al 2009, per ovviare al suo problema di pronuncia Senz’R ha deciso di adottare un «trucco»: nei suoi testi non ci sono parole con la «erre» e nemmeno termini che richiedono l’uso del verbo all’infinito.
Stile che richiede un’attenta ricerca preliminare: «Mi sono reso conto che se non usavo quella consonante quando registravo i brani il risultato finale mi soddisfaceva molto di più. Così ho dovuto fare un vero e proprio studio delle parole: all’inizio è stato difficile, non riuscivo ad esprimere bene tutti i concetti che avevo in mente, buttavo via gran parte delle idee. Poi ho ottenuto quello che volevo e ho iniziato a partecipare alle gare di freestyle».
Proprio nel corso di uno di questi eventi il rapper è entrato in contatto con la crew OLYO!bollente con cui ha mosso i primi passi. Il 28 agosto uscirà in digitale il suo nuovo brano, «Feega», scritto durante il lockdown. L’ha definito «un momento di follia» perché con questa canzone ha voluto prendere in giro un popolare intercalare: «Ho preso spunto dallo slang usato nel rap americano e ho provato ad adattarlo allo stile milanese». Il testo è esplicito e volutamente provocatorio: «In generale tendo sempre a non esagerare, ma volevo raccontare in modo simpatico qualcosa di tipico della mia zona».