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 2020  agosto 25 Martedì calendario

Il Covid fa più ricchi i miliardari

La nuova ondata del Covid-19 non ferma la corsa delle Borse, a cominciare da Wall Street, ma intanto aumentano le diseguaglianze con i ricchi che diventano sempre più ricchi. Andiamo con ordine. Ieri una pioggia di acquisti sui mercati europei e su Piazza Affari ha fatto salire il listino del Francoforte del 2,36%, Londra dell’1,71% e Parigi del 2,28% mentre il Ftse Mib è avanzato del 2,12%. Negli Stati Uniti, alla vigilia del vertice dei banchieri centrali di Jackson Hole che dopodomani andrà in scena in ’virtuale’, l’indice borsistico S& P500 che settimana scorsa è tornato ai livelli pre- pandemia, ieri saliva ancora a poche ore dalla chiusura. E tuttavia il Covid- 19 ha aumentato le disuguaglianze nel mondo, già enormi ad inizio anno, quanto l’ultimo rapporto dell’Ong Oxfam aveva scattato una fotografica cupa della distribuzione della ricchezza. Gli effetti della pandemia e del lockdown, infatti, sembrano aver messo in luce le potenzialità della Rete, dei business che sfruttano Internet, ad esempio il commercio elettronico, e più in generale delle nuove tecnologie.
Infatti una recente analisi dell’Institute for Policy Studies, stilata sulla base delle consuete classifiche di ’Forbes’ e ’Bloomberg’, evidenzia che la ricchezza dei primi 12 miliardari americani è cresciuta del 40% da marzo ad oggi, con un aumento di circa 283 miliardi di dollari, oltre la soglia dei 1.000 miliardi di dollari. Sono così cresciute le disparità sociali, se si considera che nello stesso periodo la ricchezza delle famiglie americane si è impoverita del 5,6% e più della metà degli americani ha visto la propria ricchezza contrarsi. Una situazione che rischia di essere anche più grave in Paesi, come l’Italia, in cui la penetrazione del Web è ridotta e la percentuale di affari che corre sul fisico e sul contante ben più elevata.
Guardando ai grandi patrimoni, l’analisi ha confermato al top fra i Paperoni d’America Jeff Bezos, fondatore di Amazon, che grazie alla pandemia ha incassato profitti record ed è letteralmente volata in Borsa. Il suo patrimonio personale è aumentato di 76 miliardi di dollari nel periodo, confermandosi l’uomo più ricco del mondo. Da non dimenticare Apple, che ha recentemente sfondato il tetto dei 2.000 miliardi di capitalizzazione in Borsa, a beneficio dei suoi azionisti, ma l’arricchimento più esplosivo è quello di Elon Musk, fondatore di Tesla, che ha addirittura quadruplicato il suo patrimonio dai 24,6 miliardi di inizio anno a oltre 95 miliardi dopo il rally di Ferragosto, con un balzo che ha portato l’imprenditore di origine sudafricana al quarto posto nella classifica dei paperoni mondiali. Proprio per via della forbice crescente tra ricchi e poveri, l’ex candidato in corsa per la Casa bianca Bernie Sanders ha di recente proposto l’approvazione del ’Make Billionaire Pay Act’, ovvero una sorte di patrimoniale per i più ricchi, in base alla quale i big della tecnologia e altri miliardari Usa sarebbero costretti a consegnare miliardi di dollari di ricchezza che hanno guadagnato durante la pandemia. La legge, se approvata, imporrebbe una tassa una tantum del 60% sui guadagni registrati dal patrimonio personale tra il 18 marzo scorso e l’1 gennaio del prossimo anno. I fondi così raccolti verrebbero utilizzati per pagare le spese del sistema sanitario per tutti gli americani. Se fosse stata in vigore, dal 18 marzo al 5 agosto scorso, il conto complessivo sarebbe stato pari a 731 miliardi di ricchezza, suddiviso tra 467 miliardari.