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 2020  agosto 25 Martedì calendario

Parlamento, 38 cambi di casacca nel 2020

L’ultima in ordine di tempo è stata Maria Teresa Baldini, deputata lucchese che a discapito dei sondaggi ha deciso di abbandonare Giorgia Meloni per andare a rimpinguare il quarto gruppo parlamentare più numeroso a Montecitorio: il Misto. Prima di lei, a inizio agosto, c’era stato Enrico Costa che da pasdaran iper-garantista berlusconiano aveva tradito il capo per salire sul carro di Carlo Calenda, la moglie di Mastella, Sandra Lonardo (anche lei da FI al Misto ma al Senato), e Paolo Lattanzio, che ha lasciato il M5S per il mancato sostegno di Michele Emiliano in Puglia. L’emergenza coronavirus non ha fermato il valzer dei cambi di casacca in Parlamento. Anzi, li ha moltiplicati.
Da inizio 2020 i trasformisti in Parlamento sono stati 38, di cui gli ultimi 12 sono tra luglio e la prima settimana di agosto. Una media di quasi 5 passaggi di gruppo al mese tra gennaio e giugno, mentre con la ripartenza del Parlamento il mercato delle vacche è aumentato ancora: in soli cinquanta giorni, i passaggi di gruppo tra Camera e Senato sono stati 12, uno ogni quattro giorni. E con ogni probabilità l’estate si concluderà con altri tre cambi, stavolta obbligati: quelli che riguardano i tre parlamentari – Andrea Dara ed Elena Murelli (Lega) e Marco Tizzone (M5S) – che hanno chiesto e ottenuto il bonus da 600 euro e per questo sono stati sospesi dai propri partiti. Il dato diventa ancora più preoccupante se allarghiamo il quadro alla legislatura in corso (la XVIII) in cui si nota la netta differenza tra le due maggioranze Lega-M5S e Pd-M5S entrambe guidate dal premier Giuseppe Conte. Secondo i dati forniti da Openpolis, nei primi mesi di legislatura i cambi di casacca erano arrivati a 29 (poco più di 2 al mese) mentre da quando si è insediata la maggioranza giallorosa, è stata tana libera tutti: ad oggi il numero dei trasformisti si è assestato a quota 100 con una media di 10 cambi al mese.
Se prendiamo in considerazione la legislatura in corso, ci sono stati circa 5 cambi di casacca al mese: più di uno a settimana. Media più alta rispetto alla XIV legislatura (2001-2006) con 1,35 cambi al mese e alla XVIII (2008- 2013) con 4 passaggi ogni 30 giorni, ma ancora lontana da quella della scorsa che ha fatto registrare il record: dal 2013 al 2018 hanno cambiato gruppo 566 eletti, uno su tre. Durante la legislatura in corso – escludendo il passaggio in massa dal Pd a IV – il gruppo che ne ha più risentito è stato il M5S che ha perso ben 34 parlamentari (21 a Montecitorio e 13 a Palazzo Madama) mentre Forza Italia è stata abbandonata da 18 eletti. Il gruppo che ha guadagnato di più invece è il Misto con +35 parlamentari. Le perdite del M5S riguardano soprattutto i dissidenti passati al Misto (28). E, dopo il voto su Rousseau sull’alleanza col Pd, una nuova emorragia interna rischia di far tremare la maggioranza.