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 2020  agosto 22 Sabato calendario

Le sorprese nel decreto Agosto

Centinaia di pagine e 114 articoli a volte riservano sorprese, anche in un quadro di «necessità e urgenza» come quella che ha portato al decreto Agosto. Laddove l’«urgenza» che a norma di Costituzione giustifica il ricorso alla decretazione sembra politica, in certi passaggi, in vista delle regionali di settembre. E la «necessità», in altri, non ha molto a che fare con Covid-19.
Il decreto-legge 104 del 14 agosto è in Gazzetta Ufficiale e un esame articolo per articolo rivela misure che vanno molto aldilà del sostegno a persone o imprese colpite dalla recessione da Covid-19. C’è di tutto: dalle assunzioni a chiamata diretta dei Beni culturali, proprio quando lo stesso ministero sta lanciando concorsi per le stesse posizioni, al pagamento dei debiti del comune di Campione d’Italia, a una «Autorità per la laguna di Venezia» mentre si sta per votare in Veneto, al credito d’imposta al 50% per chi sponsorizza società sportive (anche) professionistiche, fino all’aumento dei contributi per patronati sindacali e commercialisti per le dichiarazioni dei redditi dell’anno scorso. Il pulviscolo di spesa corrente con denaro pubblico è fitto, minuto e si insinua in tutti i pori della società italiana con un efficacia degna degli anni 80. Nessuno può dire se Mario Draghi, secondo la sua definizione, lo avrebbe giudicato debito «buono» o «cattivo». Chiunque comprende però che l’ambito del provvedimento va oltre la pandemia. Vediamo alcuni esempi.
Passepartout
Tra le misure c’è di tutto: dalle assunzioni dei Beni culturali al pagamento dei debiti del Comune di Campione d’Italia
A settembre si vota in sei regioni, fra cui Puglia e Veneto. E chissà se è una coincidenza casuale, ma alcune delle munificenze del decreto si concentrano su quelle aree. L’articolo 11 riserva 315 assunzioni di personale civile «con profilo tecnico» a per l’Arsenale Militare di Taranto, per esempio (al costo a regime di 10,48 milioni l’anno). Non è il solo caso di questo tipo, perché l’articolo 36 stabilizza 145 tecnici civili dell’Aeronautica purché abbiano lavorato tre anni «anche non continuativi». Ma neanche il Veneto resta indietro. Non solo lo Stato garantisce per 14 milioni gli investimenti sostenuti in vista dei Mondiali di sci alpino di Cortina del 2021, nel caso il Covid li facesse saltare. Non solo estende a tappeto deroghe alle assunzioni pubbliche per i commissari delegati, agevolazioni e esenzioni straordinarie a tutte le regioni colpite da terremoti negli ultimi undici anni, incluse Emilia-Romagna, Lombardia e Veneto per quello del 2012. Il piatto forte qui sono le «misure per la salvaguardia della zona lagunare di Venezia» e l’«istituzione dell’Autorità per la laguna». Lo scopo di quest’ultima sarà promuovere la ricerca per la salvaguardia della città anche con un «Centro di studio internazionale sui cambiamenti climatici». Personale previsto: cento unità; costo a regime, cinque milioni l’anno.
Il ministero dei Beni e attività culturali e per il turismo emerge nel decreto con un’affermazione d’influenza. Forse è giustificata dall’importanza del settore, ma restano punti interrogativi e non solo perché molte delle misure appaiono slegate dall’emergenza Covid. All’articolo 24 il ministero strappa il diritto di conferire incarichi individuali diretti a tempo e senza concorso (costo al 2021, sedici milioni per 500 incarichi) per «responsabili unici» che affidino appalti delle soprintendenze. I beneficiari saranno soggetti che operano nel campo di arte, spettacolo, mestieri artigianali o altro, ma non viene richiesta una specializzazione universitaria: si va a chiamata diretta, anche senza laurea. Con buona pace di chi ha sudato sui libri per raggiungere il diploma e aspetta che il ministero porti a termine i concorsi già varati per le stesse funzioni. E passino i 75 mila euro stanziati per tre collaboratori del Commissario straordinario per le fondazioni lirico-sinfoniche. Passino anche i 25 milioni stanziati per il piano strategico «Grandi progetti Beni culturali» o i cinque milioni in più di autorizzazione di spesa per i «soggetti giuridici» creati o partecipati dal ministero (società interne per fare ciò che l’amministrazione dovrebbe fare e non sa). Ma non è chiaro perché il decreto Agosto debba alzare solo per i Beni culturali dal 10% al 15% la quota del personale ministeriale con incarichi dirigenziali di seconda fascia – un tempo all’8% – con la possibilità di conferimento diretto a figure esterne o a personale non dirigente (anche qui, c’è concorso già previsto). Rafforzare le competenze nell’amministrazione è importante, ma forse andrebbe fatto con un dibattito pubblico trasparente, un approccio che includa tutte le aree strategiche e un provvedimento di legge ad hoc.
Anche il ministero dell’Economia strappa il diritto ad assunzioni ad hoc per «esperti di provata esperienza» che lo aiutino a prendere da Cassa depositi il controllo dell’assicuratore Sace (ma perché lo vuole, se non ha neppure le competenze per fare la transazione?) e anche la lotteria degli scontrini. Colpisce di più che aumentino di 20 milioni le risorse pubbliche che vanno a commercialisti e Centri di assistenza fiscale sulle dichiarazioni 2019 e di altri 20 milioni ai patronati. Invece il fondo per la formazione delle casalinghe è di soli tre: soldi ai sindacati, non a chi vorrebbe lavorare e magari non riesce.