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 2020  agosto 22 Sabato calendario

Potenze in corsa per i missili ipersonici

Nella corsa ai missili ipersonici, armi capaci di viaggiare a velocità superiori a mach 5, difficili da individuare per il nemico, e impossibili da neutralizzare con i normali sistemi antimissile, gli annunci delle grandi potenze si susseguono a ritmo serrato.Il 26 luglio scorso il presidente Vladimir Putin ha annunciato che la marina russa sarà presto dotata di armi nucleari ipersoniche. Quasi contemporaneamente la sottosegretaria Usa alla difesa, Ellen Lord, ha detto che gli Stati Uniti continueranno a sviluppare in maniera accelerata armi ipersoniche. In effetti, Washington deve colmare il ritardo per quanto riguarda i missili ipersonici, sebbene a marzo sia stato testato un prototipo.
In ogni caso, le due superpotenze, insieme alla Cina, cercano in tutti i modi di dotarsi di missili in grado di volare, come minimo, a una velocità pari a cinque volte quella del suono. Armi in grado di sovvertire l’equilibrio delle forze. Al contrario di un missile classico, la cui traiettoria balistica si può anticipare, la traiettoria di questi missili è imprevedibile: dunque potrebbero colpire qualsiasi obiettivo.
Il controllo delle armi ipersoniche è tanto più difficile in quanto ciascuna potenza punta a un utilizzo diverso: ovvero a fini di dissuasione o in modo convenzionale. Putin, si legge su Le Figaro, ha scelto la prima opzione: grazie ai suoi missili a testata nucleare impossibili da intercettare, la Russia sarebbe in grado di sbaragliare le difese nemiche e colpire in modo imprevedibile qualsiasi obiettivo. Per la Cina i missili ipersonici DF17 possono affondare una portaerei, per esempio al largo del Mar cinese. Anche gli Stati Uniti puntano a utilizzare questi missili per sfondare le difese antimissile. In ogni caso, con i missili ipersonici sarà assai difficile comprendere se un razzo lanciato dal rivale è diretto nello spazio, o se sta invece trasportando testate nucleari pronte a colpire in pochi minuti.