la Repubblica, 22 agosto 2020
Guida alle sfide nelle Regioni
Il derby fra virologi, che ha impazzato sugli schermi televisivi durante il lockdown, diventa realtà elettorale. In Puglia Pierluigi Lopalco, il guru anti-Covid di Michele Emiliano, è addirittura capolista in tre circoscrizioni. E contro di lui Raffaele Fitto, lo sfidante del centrodestra, fa scendere nell’agone delle Regionali un’altra specialista, Danila De Vito dell’Università di Bari. Politici che, alla vigilia del voto, si affidano ai professionisti della lotta al virus: è lo specchio dei tempi, uno dei segni particolari di questa campagna elettorale sui generis, vissuta nella calura estiva ma all’ombra della pandemia, con un rush finale per la presentazione delle candidature preceduto dall’allarme su un possibile rinvio delle consultazioni, poi smentito dal governo. L’assembramento, per ora, è solo virtuale, e riguarda le migliaia di uomini e donne che affollano le liste per le sette Regioni, dalla Valle d’Aosta alla Puglia, e i 964 Comuni chiamati alle urne il 20 e il 21 settembre.
Effetto Coronavirus
Il Covid ha scritto già un pezzo della storia di queste elezioni, dando visibilità e vantaggio ai governatori uscenti, in primis Zaia e De Luca, e togliendo ad altri persino un posto nella corsa. È il caso dei consiglieri leghisti veneti Alessandro Montagnoli, Riccardo Barbisan e Gianluca Forcolin e del collega ligure Alessandro Puggioni, i cosiddetti "furbetti" che, malgrado le corpose indennità, hanno chiesto e ottenuto il bonus da 600 euro: confermata la loro esclusione dalle liste decretata dal Carroccio. Il fantasma dell’infezione si aggira nella solita variopinta galleria di personaggi elettorali. Anima la promessa di Aristide Massardo, portabandiera di Italia Viva in Liguria, che ha dovuto fare il tampone per sintomi da raffreddore e ora prende un impegno preliminare con gli elettori che incontrerà in campagna elettorale: «Mi sottoporrò a un test a settimana, per la vostra sicurezza». Lo spettro del Covid spinge altri protagonisti a fare di necessità virtù. Ecco le mascherine e gli igienizzanti "griffati" del candidato governatore della Toscana Eugenio Giani e i tanti gadget balneari di una competizione che il virus ha relegato in una stagione insolita: dai racchettoni di Susanna Ceccardi, la leghista contrapposta a Giani, agli occhiali da sole arancioni di Giovanni Toti. «Ne ho fatti produrre migliaia», gongola il presidente della Liguria. La pandemia fa da sfondo al brano di Luca Caiazzo, in arte Lucariello, rapper di Scampia candidato per i 5Stelle che gliele canta a De Luca: "O scè, ‘o scè, o ‘sceriffo", recita il brano che ironizza sul soprannome che il presidente si è guadagnato con l’emergenza Coronavirus. Contro il "regime Covid" combatte Sabrina Banzato, candidata alla guida della Regione Marche per Vox Italia, il debuttante movimento del filosofo Diego Fusaro: «Aver deciso che il virus colpisce dalle 18 in poi impedisce le riunioni e favorisce i partiti di Palazzo».
Spesso ritornano
Non c’è emergenza che tenga, per trasformisti ed evergreen. Chi si ricorda di Ernesto Sica? L’ex sindaco di Pontecagnano (Salerno), di stretta osservanza demitiana, è il forzista che, con Nicola Cosentino, confezionò il falso dossier che nel 2010 avrebbe dovuto bloccare la candidatura del collega di partito Stefano Caldoro. Dopo essere stato condannato ed essere passato per la Lega, Sica si ricandida con i renziani nella coalizione di De Luca. Contro Caldoro. Al quale, per lo meno, nel frattempo ha chiesto scusa. In Liguria corre per Forza Italia Tonino Bettanini, 74 anni, storico segretario del Psi genovese ai tempi di Craxi. Un simbolo centrale della Prima repubblica, quella della falce e del martello, torna nelle elezioni toscane per la prima volta dopo 30 anni. Ecco di nuovo il Pci, rinato nel 2016 e rappresentato dal candidato governatore Marco Barzanti.
Ha di certo una storia politica più recente Flavio Tosi, sindaco di Verona dal 2007 al 2017, in lizza per Forza Italia: ha scelto il giorno delle elezioni, il 20 settembre, per sposarsi con l’ex parlamentare Patrizia Bisinella.
La campagna dietro le sbarre
Per restare alla politica d’antan, ecco una sfida di stile pannelliano a Imperia: il gruppo radicale Adele Faccio prova a candidare alla presidenza della Regione Carlo Carpi, imprenditore genovese di 37 anni in carcere per diffamazione, calunnia e stalking. «Siamo riusciti a fargli firmare la candidatura facendo entrare in carcere un cancelliere - spiega Gian Piero Buscaglia, portavoce della lista - Ma non possiamo neppure sentirci al telefono. Sarà una campagna faticosa ma simbolica». Qualche centinaio di chilometri più a Nord la nuova partita di Augusto Rollandin, già presidente della Valle d’Aosta e uomo forte dell’Union Valdotaine che, dopo una condanna a 4 anni e 6 mesi per corruzione, ci riprova con una propria lista: se sarà eletto, dovrà rinunciare per effetto della Severino. Ma a lui interessa mandare un segnale di forza.
Il dentista di Grillo
In Liguria si propone agli elettori, a 83 anni, Flavio Gaggero, il dentista di Beppe Grillo (ma anche di Gino Paoli e Renzo Piano), personaggio noto anche per la scelta di curare gratuitamente migranti e persone in difficoltà: «Ferruccio Sansa può vincere perché supportato dai giovani. E io - dice - mi sento giovane dentro». In Liguria, per il centrosinistra, in corsa anche due attrici, Livia Carli ed Emanuela Rolla e una catante, Danila Satragno, la direttrice del museo Castello d’Albertis Maria Camilla De Palma, a rappresentare il mondo della cultura penalizzato dal Coronavirus.
La guerra degli insulti
Fra i candidati in Toscana anche un’avvocata di origini colombiane, Monica Patino Gomez, da 15 anni a Firenze: il video in cui ha annunciato la sua discesa in campo per il Pd è stato accompagnato da insulti xenofobi e sessisti. Gomez ha ricevuto la solidarietà dei dem. L’aspirante governatrice della Lega, Susanna Ceccardi, decide invece di replicare postando gli insulti che, a sua volta, ha ricevuto.
La scommessa dalla Lega
Salvini affida a questa tornata elettorale un pezzo della sua strategia: l’espansione a Sud. Che passa anche da candidature alternative, come quella di Mariam Cristine Scandroglio, sindacalista Ugl nata in Costa d’Avorio che si candida con la Lega a Napoli. Ma gli occhi del leader del Carroccio, il 21 settembre, saranno puntati anche su Reggio Calabria, dove si vota per le Regionali e dove la Lega - dopo un patto con gli alleati - esprime il candidato sindaco del centrodestra. La scelta è caduta su Antonino Minicuci, un burocrate che lavorato per lo più per le amministrazioni pubbliche del Centro- Nord e a Genova è stato segretario generale e braccio destro del sindaco Bucci. Minicuci ha fatto parlare di sè pubblicando su Fb alcune fake- news su Renzi. Fra le quali un finto fuorionda in cui l’ex premier diceva «Del Sud non me ne frega un c...».
In politica per sport
Sipario con le candidature che provengono dal mondo dello sport. Riecco Giovanni Galli, ex portiere di Fiorentina e Milan, che sfidò Matteo Renzi alle Comunali di Firenze e che in Toscana si candida per la Lega. C’è pure l’ex allenatore Renzo Ulivieri, candidato a Empoli e Prato per Toscana a Sinistra e, nel centrosinistra marchigiano, l’ex attaccante dell’Ancona Maurizio Zandegù. Un allenatore di pallanuoto, Stefano Carbone, è in lista con Sansa in Liguria. Non è uno sportivo ma una figura celebre della tifoseria napoletana Gennaro Montuori, detto Palummella, storico personaggio della curva B del San Paolo.
Ha scelto Forza Italia: «Adoro Berlusconi da quando mi fece entrare gratis a San Siro», ha dichiarato. Gli stadi, causa Covid, resteranno chiusi. E lui, Palummella, si è buttato in politica.