Corriere della Sera, 19 agosto 2020
Le case ispirate alla natura con la biofilia
Tra le parole chiave del 2020 – proclamato dall’Onu «Anno internazionale della salute delle piante» – ce n’è una che abbiamo iniziato a sentire sempre più spesso: biofilia. Il termine, letteralmente, «amore per la vita o sistemi viventi», è stato reso popolare dal biologo statunitense Edward Wilson all’inizio degli anni 80. Studi recenti hanno dimostrato che l’essere circondati di piante e fiori genera risposte fisiologiche come una maggiore attività cerebrale e una riduzione degli ormoni dello stress.
«L’architettura, se ben progettata, riesce a stimolare interazioni significative tra uomo e natura», spiega l’architetto Fabio Cova che – insieme alla moglie Sheila Comes, filosofa, naturopata e medico tibetano —, ha fondato la neo società Ethical House con l’obiettivo di rafforzare l’importanza della convivenza tra l’ambiente costruito e l’ambiente naturale, sottolineando il suo ruolo chiave per il nostro benessere.
L’idea che gli esseri umani siano visceralmente cablati per provare una comunione con il mondo naturale, è quindi passata da un’ipotesi sposata da Wilson all’emergere di una progettazione che si sviluppa intorno a geometrie ispirate agli organismi naturali. Quindi interconnesse, incrementate in modo organico ma anche visivamente gerarchico come accade in natura. Ambienti che, pur essendo chiusi, creano un’esperienza del tutto simile a quella outdoor.
Le nuove case di Ethical House I Giardini Segreti di Cantù, sono ispirate a questi principi e ai concetti della bioarchitettura. «La progettazione verrà affrontata secondo diverse angolature: dall’utilizzo di materiali ecosostenibili e salubri all’analisi dell’illuminazione solare concentrandosi in particolare sui “servizi ecosistemici” offerti dall’architettura basata sulla natura (si pensi a una migliore qualità dell’aria o al raffreddamento naturale). Le case saranno a energia “quasi zero” senza il ricorso a costosi sistemi impiantistici», spiega l’architetto Cova. I vantaggi principali del villaggio «verde» in costruzione a Cantù, in provincia di Milano, sono dunque il risparmio energetico e il benessere individuale.
«Ogni appartamento sarà dotato anche di piante sempreverdi a seconda dell’esposizione dell’unità immobiliare, del piano, della tipologia della stanza e delle persone che ci andranno ad abitare. Le piante produrranno un’adeguata produzione di CO2 e saranno messe in numero proporzionale alla grandezza della camera», specifica Comes, ceo della società. «Abbiamo deciso di fondere le nostre competenze per creare abitazioni salubri per l’ambiente e per le persone che le abitano. Perché l’interno della casa deve essere un luogo di salute fisico e mentale», puntualizza Cova.
La pandemia ci ha insegnato quanto è importante sentirci protetti all’interno dei nostri ambienti e avere degli spazi esterni, che siano balconi o piccoli giardini. Per questo il settore residenziale si sta spingendo sempre più verso una progettazione basata sulla biofilia.