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 2020  agosto 19 Mercoledì calendario

Nba, una partita da spettatore virtuale

L’atmosfera della sezione 6 si surriscalda nel terzo quarto, quando i Nets cercano di rientrare clamorosamente in partita da -33. «Brooklyn, Brooklyn» urla il tifoso seduto in ultima fila. «Let’s Go Raptors» cantano gli oltre 25 canadesi che lo circondano. Sembrerebbe quasi di stare alla AdventHealth Arena di Disney World, a vedere dal vivo Raptors e Nets che si affrontano nella prima gara della loro serie playoff. Sembrerebbe tutto normale, se non fosse tutto virtuale: ogni tifoso è a casa propria, la sua immagine proiettata nell’arena. È così che anche noi abbiamo seguito questa partita.


Come funziona
Quella dei tifosi virtuali è la geniale idea Nba per coinvolgere i fan nella ripartenza. Il cancello d’ingresso è il sito ultracourtside.com: ci si registra e si aspetta di essere sorteggiati tra i tifosi, 300 a partita, che entrano nelle arene. Ogni squadra si porta anche i propri (leggende o familiari dei giocatori sono presenze fisse), ma non ci sono limitazioni: si può accedere da ogni parte del mondo. Una volta ricevuto il “biglietto”, per entrare nell’arena bisogna scaricare Microsoft Teams, app diventata popolare durante il lockdown: è lì che si guarda la partita mentre si chiacchiera col vicino di posto, che in realtà è a chilometri (anche migliaia) di distanza. Obbligatori webcam e microfono: l’app cancella quello che sta attorno a voi e vi proietta sul vostro seggiolino. Guai a lasciarlo vuoto troppo a lungo senza avvisare: si viene espulsi e il seggiolino virtuale viene riempito da un altro tifoso.


Cosa succede
Jess, la guida della sezione, ripete ciclicamente come fare a vedere contemporaneamente la partita (c’è lo streaming della tv, in ritardo di non più di un secondo) e gli altri spettatori. I microfoni sono aperti, ma attenti a quello che si dice perché dentro l’arena si sente tutto, avverte Jess. Si può chiacchierare, si può incitare la propria squadra. Per i più timidi c’è sempre la chat. La sezione 6 è piena di tifosi dei Raptors: «È un esempio di cosa succederà in futuro per colpa del Covid: immagino presto diventerà normale, è bello farne parte da subito» racconta un fan dal Canada. «Mi piace che ci siano tifosi dei Raptors e dei Nets insieme: rende tutto più reale» scrive in chat un altro. Nella sezione ci sono 32 seggiolini: si riempiono progressivamente, fino al sold out durante la partita. Dieci minuti prima del via arriva anche l’audio dall’arena. Sembra di stare lì, di essere veramente seduti accanto alla signora con la maglia dei Raptors col dinosauro, di essere davvero infastiditi quando al vicino di posto squilla il telefono e parla a voce troppo alta. Questa esperienza da tifoso virtuale è la cosa più vicina ad essere in un’arena Nba in questo strano 2020. Non è come essere lì, ma ci va davvero molto vicino. Perché si tifa, si vive la partita insieme allo sconosciuto vicino di posto, esultando per un canestro, condividendo le stesse emozioni. Lontani, ma uniti dalla stessa passione. In attesa di potersi tornare a dare il cinque per davvero.